Stiro

Come stirare al meglio

Stirare è un'arte. Ma è anche un'incombenza tanto necessaria quanto poco gradita ai più. Eccovi qualche consiglio su come portarla a termine al meglio, con risultati egregi e poca fatica!

di Redazione

28 giugno 2012

Consigli per una stiratura perfetta

Consigli per una stiratura perfetta

Stirare è una noia, si sa. Ma chi lo fa bene risparmia sia tempo che fatica. Fortunatamente il mercato dei ferri da stiro è in continua evoluzione, la tecnologia permette di realizzare apparecchi che semplificano notevolmente il lavoro anche grazie a una serie di funzionalità che fino a qualche tempo fa sembravano utopie. Dotarsi di un buon ferro da stiro e di un’asse altrettanto valida dal punto di vista qualitativo, dunque, è necessario per ottenere ottimi risultati senza stancarsi. A parte questo, però, ci sono delle piccole regole da seguire; in altre parole, stiamo per darvi alcuni consigli la cui efficacia è una certezza. Provare per credere. Innanzi tutto, utilizzate sempre il vapore: non solo è indispensabile per eliminare meglio e prima le pieghe, anche quelle più ostinate, per quanto con l’umidità in esso contenuta si proteggono i tessuti, in particolar modo le fibre sintetiche. La temperatura del ferro varia di tessuto in tessuto ed è indicata sull’etichetta di ogni capo; per sicurezza, tuttavia, è opportuno fare una prova appoggiando la piastra su un angolo nascosto, magari al rovescio. Se gli indumenti da stirare pences o cuciture evidenti, rese cioè tali ad hoc, partite da queste. Ricordando, però, di non passare il ferro sui bottoni e neppure su eventuali macchie, altrimenti le “fisserete” e sarà molto più complicato eliminarle. Per stirare al meglio abiti o pantaloni con pences suggeriamo di usare come “filtro” una velina al fine di evitare eventuali e antiestetici segni. Gli orli bisogna stirarli al rovescio, per le cravatte e i ricami è meglio usare la funzione vapore verticale, se c’è, oppure creare una sorta di strato intermedio con un asciugamano o un fazzoletto di stoffa. In foto Steamforce di Rowenta, potente ferro da 2750 watt con un getto di vapore di 220 g. È anche dotato di una pompa elettronica che fa arrivare il 35 per cento di vapore in più fino ai tessuti. Grazie alla finitura laser, la piastra risulta particolarmente resistente ai graffi. C’è anche la funzione vapore verticale, per stirare al meglio le tende e gli indumenti appesi.

A ogni tessuto la sua stiratura

Siete a caccia di trucchi per accorciare i tempi della stiratura? Allora vi trovate nel modo giusto: prendete nota. Forse in pochi ci pensano, ma si comincia dal bucato.

  • Non caricate troppo la lavatrice, altrimenti il peso eccessivo si tradurrà in un numero maggiore di pieghe (in certi casi anche molto difficili da eliminare).


  • Utilizzate un ammorbidente di qualità, che penetri profondamente nelle fibre dei tessuti rendendole più morbide sotto la piastra del ferro.


  • Impostate una centrifuga media oppure leggera: mai forte, mai troppi giri, altrimenti preleverete dal cestello i capi esageratamente spiegazzata.


Ancora, prima di stendere la biancheria è importante sbatterla con forza ed eliminare con le mani più pieghe possibile. Le mollette? Poche e in punti nascosti: lasciano brutte tracce. Ritirate i panni prima che il sole li renda troppo secchi e duri e, se necessario, prima di stirarli inumiditeli con uno spruzzino. In foto il ferro pressurizzato PerfectCare Xpress di Philips, sicuro ed efficiente anche in riferimento ai tessuti più delicati come la seta e il cachemire. Caratteristiche principali: getto di vapore da 50 g/min, piastra in Anodilium, auto-spegnimento di sicurezza + anticalcare, sistema antigoccia, impugnatura Soft Touch.

A ogni tessuto la sua stiratura

La temperatura del ferro da stiro varia in base al tessuto e lo stesso dicasi per le modalità di stiratura. Il velluto, per esempio, deve essere stirato al rovescio; sul dritto è sufficiente qualche getto di vapore, ma guai ad appoggiare la piastra calda. La lana deve essere separata da quest’ultima da un panno inumidito. I capi in seta devono essere invece protetti dalla carta velina o da un panno in lana. Per quanto riguarda a fibra sintetica, è fondamentale utilizzare sempre il vapore. Non sottovalutate l’importanza dell’etichetta, perché è una fonte di informazioni preziose: non soltanto indica la temperatura della stiratura (icona con ferro da stiro, appunto), ma anche la temperatura massima relativa al lavaggio. Grazie all’etichetta venite a sapere se è meglio lavare il capo a mano piuttosto che in lavatrice, oppure se può essere lavato soltanto a secco. E ancora, l’icona con un cerchio inserito in un quadrato significa che è possibile utilizzare l’asciugatrice, a bassa temperatura (un pallino) o ad alta temperatura (due pallini). Se invece c’è il cerchio nel quadrato ma il simbolo in questione è sbarrato, non si deve ricorre all’asciugatura meccanica. Lavare e far asciugare i capi nel modo corretto significa stirarli poi con più facilità e in minor tempo: tenetelo a mente. In foto il ferro Freestyle di Ariete. La sua principale peculiarità? Si tratta di un modello cordless. È inoltre dotato di un innovativo sistema 2 in 1 che si traduce nella stessa potenza di un tradizionale ferro da stiro nonostante l’assenza, appunto, di fili. Con un semplice gesto, inoltre, si passa da una funzione all’altra senza sprecare energia elettrica.

Naviga per:

arredamento

Potrebbe interessarti anche