Divani Angolo

Tutto quello che vuoi sapere sul divano angolare

Quali sono i vantaggi di un divano angolare? Ottimizza gli spazi, aumenta il numero delle sedute, separa in due un unico ambiente, tra area pranzo e conversazione

di Redazione

21 agosto 2018

Divano angolare componibile

Divano angolare componibile

Comodo e funzionale, il divano angolare è talvolta l’unica soluzione di arredo che possa assecondare la forma e le dimensioni del living, in particolare quando è piccolo. La sua tipologia infatti permette di essere incastrato tra gli altri mobili sfruttando l’angolo tra due pareti. Così è possibile:

  • ottenere massimo spazio nell’ambiente;
  • eliminare l’effetto punti morti coprendo due lati di lunghezze differenti;
  • avere un maggior numero di sedute in misure più contenute rispetto a un tradizionale divano da due o tre posti semplicemente accostati tra loro.
Tutto questo è reso decisamente agevole dal divano angolare componibile, caratterizzato da più elementi che si uniscono per ottenere la capienza ideale. Ma non è finita qui. La modularità del divano si presta molto bene a organizzare aree intime dedicate alla conversazione e al relax, soprattutto se il locale è grande, separando con stile le varie parti, senza per forza addossarlo ad alcuna parete. Come suggerisce Bonaldo, con il suo Madame C. (nome che si ispira alla nota stilista-influencer senza tempo Coco Chanel), collezione componibile da scegliere in tessuto o pelle, che punta al bracciolo, cioè un cuscino piegato su se stesso nella particolare forma a L rivolta verso l'esterno. Occhio anche ai cuscini dello schienale appoggiati alla seduta, leggermente inclinati per il massimo comfort, e alla base a slitta in metallo verniciato.

Come rivestire un divano angolare

Sia si tratti di un salotto piccolo sia ampio, il divano angolare è grande punto di attenzione. Oltre alla forma, molto dipende dal tipo di rivestimento che condiziona il mood dell’insieme. Nonostante la pelle non sia abbandonata, i designer fanno ampio ricorso alla ecopelle, ma sono i tessuti ad avere la meglio. In ogni caso si tratta di tagli sartoriali, per divani angolari alla moda, scegliendo texture e superfici particolari, che creino al tatto gradevoli sensazioni. Tutta la gamma dei tessili risponde all’appello di stile, cotone, lino, lana, seta, tanto velluto, materiali sintetici innovativi. L’importante è che siano rivestimenti:

  • resistenti all’usura e al passare del tempo;
  • sfoderabili e lavabili, magari anche in lavatrice.
E i colori? Anche qui la gamma è ampia ma la preferenza è verso il mono-tono (poche le fantasie che pure resistono), in particolare in sfumature chiare, neutre. Flessibilità è la parola d’ordine per Albert di Molteni&C, divani con sedute “dinamiche” che inseguono le diverse esigenze abitative e i relativi spazi disponibili. Rivestiti in pelle o tessuto del tutto sfoderabili, d’impatto la doppia cucitura che caratterizza tutte le strutture e ne esalta le forme.

Quanto misura un divano angolare

Le dimensioni di un divano angolare sono relative al tipo di combinazione scelta. In questo aiutano molto le versioni componibili che, attraverso i diversi elementi, consentono di ottenere le misure giuste. Ciò vale sia nelle collocazioni a ridosso dell’angolo tra due pareti, di solito di larghezza differente, sia nelle posizioni centrali o divisorie all’interno del living. Come fare per non sbagliare? Bisogna conoscere con attenzione gli ingombri reali. Un utile suggerimento è quello di evidenziare sul pavimento gli spazi previsti con nastri adesivi, fogli di giornale, cartoncini che simulino le dimensioni pensate e che in tal modo diventano visibili. Certo, i centimetri totali di un divano angolare possono essere molti di più rispetto a un divano di tre posti, dalla larghezza media di 180/190 cm. Sono simili invece altre misure come l’altezza da terra, non minore di 40 cm, o la profondità delle sedute, da 50 in su. In proposito le opzioni delle diverse aziende sono davvero tante. Attenzione va rivolta poi alle distanze con gli altri mobili, per non ostacolare il movimento e il passaggio: calcolare circa 60 cm che raddoppiano se nelle vicinanze c’è un tavolo con le sue sedie. Un consiglio per tutte le situazioni spaziali: non esagerare con arredi e accessori, per mantenere leggerezza e ariosità a tutto l’ambiente, grande o piccolo. Rivestimento sfilabile in stoffa o in pelle per Hiro di Zanotta, che può raggiungere dimensioni di 456x276 cm. Quelle nel modello in foto sono 327x165 cm. Struttura in acciaio, piedini in lega di alluminio lucidato, nichel satinato colore naturale o nero, seduta ampia con braccioli e schienale nella medesima altezza, con grandi cuscini che garantiscono efficiente sostegno ergonomico.

Divano angolare con chaise longue

Per il riposo e il relax, niente di meglio che equipaggiare il divano angolare con una chaise longue. Si tratta di una seduta di forma allungata con comodo poggia testa che potenzia il comfort. Insomma il divano diventa anche un po’ letto, in una configurazione che contribuisce a dare carattere al salotto e piacevolezza ai suoi proprietari. La chaise longue (alcuni la chiamano penisola) nei divani angolari è declinata in varie espressioni dalle diverse aziende. Neil di Driade è un divano ad elementi componibili in pelle o tessuto sfoderabile. Le sue imbottiture elastiche con all’interno un telaio tecnologico rende flessibili sia i braccioli sia gli schienali su cui potersi appoggiare in piena rilassatezza, anche per un sonnellino nella chaise longue che in foto “accarezza” la disposizione ad angolo. Il nome del mobile è ispirato all’astronauta Neil Armstrong che saltellava sulla Luna in assenza di gravità, un modo per sottolinearne la leggerezza.

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