Bioedilizia

Come arredare in maniera ecologica la propria casa

Attenzione all'ambiente significa attenzione all'uomo e alla sua salute. Dall'involucro edilizio agli arredi, agli impianti, eccovi qualche consiglio su come ottenere un'abitazione eco-friendly.

di Redazione

24 maggio 2017

bioedilizia

La casa? La voglio eco-friendly

L’attenzione all’ambiente è diventata un aspetto centrale nell’arredamento della casa. I clienti del nuovo millennio hanno, infatti, sviluppato una nuova sensibilità rispetto a queste tematiche e sono più informati sui materiali e sulle soluzioni che aiutano a preservare l’integrità del pianeta. Per rispondere a queste richieste, negli ultimi anni nasce l’ecodesign, che propone idee sostenibili, con una attenzione specifica all’efficienza energetica. Per scegliere dei mobili eco-friendly, i fattori da considerare sono: • la scelta dei materiali • il riutilizzo di oggetti o parti di oggetti • la disposizione dei mobili

I materiali ecologici per la casa

Il legno è l’elemento migliore in questo senso, perché è al 100% biocompatibile. Viene prodotto dalla terra grazie ad acqua, aria e sole, senza ulteriori consumi. Inoltre, assorbe anidride carbonica e la immette nell’ambiente soltanto al momento della combustione o macero. Ovviamente le materie prime devono essere naturali, ma questo non basta. Per rispettare davvero l’ambiente, è necessario prestare attenzione a tutte le fasi della produzione. Le foreste gestite in maniera responsabile, dove viene garantita una conservazione degli equilibri naturali e un rimboscamento, sono riconoscibili grazie alla certificazione Forest Stwardship Council (FSC) o Programme for the Endorsment of Forest Certification (PEFC). Scegliere mobili in legno significa creare un’atmosfera accogliente e calda nelle stanze. Inoltre, questo materiale ha numerosi pregi: non si rovina, dura nel tempo, assorbe l’umidità e la restituisce quando l’aria nell’ambiente è secca. Per tutte queste qualità è da sempre impiegato nel design di interni. Interessanti anche il bambù e il sughero, perché vegetali e rinnovabili, resistenti all’acqua e agli insetti. Proteggono anche dal caldo, dal freddo e sono isolanti per il rumore. Un altro materiale naturale è il rattan, solitamente utilizzato per gli esterni, ma adatto anche per gli ambienti della casa, soprattutto se si vuole creare l’illusione di una perfetta integrazione con il giardino circostante. È un intreccio di fibre che si ottiene da diverse piante tropicali, che acquista eleganza grazie alle tecniche di intreccio con cui viene lavorato. La nuova tendenza per l’ecodesign, da tenere d’occhio, invece, è l’utilizzo del cartone riciclato per gli arredi. Per avere mobili autenticamente eco-friendly, bisogna anche controllare che la lavorazione non preveda l’utilizzo di vernici e prodotti per le rifiniture senza sostanze tossiche. Meglio se questi componenti hanno un basso contenuto di composti chimici volatili (VOC), in questo modo saranno anche più facilmente biodegradabili. Seguendo piccoli accorgimenti si può rendere l’arredamento più green. Per prima cosa scegliendo mobili facilmente smontabili, in modo che sia possibile successivamente recuperarne le singole parti. Gli amanti del “fai-da-te”, infatti, possono dare libero sfogo alla fantasia e rivisitare interamente gli oggetti o recuperarne le singole parti. Altrimenti, ci sono in commercio molti mobili e arredi creati con materiali riciclati. Molte sono le possibilità, più o meno fantasiose, per dare nuova vita ai propri oggetti: • dipingere o decorare in maniera creativa mobili rovinati o antiquati • trasformare scale a pioli in nuove mensole • realizzare tavolini a partire da cassette della frutta Meglio preferire l’acquisto a km0, per ridurre anche l’impatto ambientale del trasporto e favorire l’artigianato italiano.

Attenzione al consumo energetico

Una casa eco-friendly permette anche di risparmiare sulla bolletta attraverso elettrodomestici a basso impiego di energia (quelli di ultima generazione hanno tutti la funzione eco). Si possono trovare anche arredi che autoregolano il proprio consumo, come rubinetti a basso consumo o lampadine LED. Questa illuminazione è in linea con le direttive della Commissione Europea, che vuole raggiungere entro il 2020 una riduzione di emissione di anidride carbonica di 15 milioni di tonnellate. È un’alternativa molto valida perché permette un risparmio energetico pari all’85% con una durata media intorno ai 15-17 anni e senza componenti in mercurio. Visto che non produce raggi ultravioletti o infrarossi, offre una garanzia di comfort visivo nel rispetto di qualsiasi superficie, materiale o prodotto. In questi ultimi anni è stata sviluppata anche la tecnologia OLED (diodo organico a emissione di luce), display a colori che producono luce propria, a differenza dei cristalli liquidi che sfruttano quella esterna. Dal punto di vista del design, questo significa poter utilizzare pannelli molto sottili, pieghevoli o arrotolabili facilmente integrabili in altri elementi. Queste nuove opportunità di illuminazione hanno portato alla creazione di lampadari con forme sempre più originali e ad una campagna di adattamento di quelli vecchi, in modo che gli arredi stessi possano diventare fonti di sorgenti luminose. Nel futuro ci saranno specchi, ma anche soffitti e pareti che produrranno luce. Ovviamente è meglio sfruttare il più possibile la luce naturale, con una disposizione intelligente di finestre e lucernari. Per l’esterno è possibile optare per lampade che si ricaricano di giorno sfruttando l’energia solare e che non necessitano di un impianto, portando anche ad una diminuzione dei costi. Per completare la resa ecologica della propria casa, l’ideale è l’installazione di pannelli solari, in modo da autoprodurre l’energia elettrica necessaria per la casa con un consistente risparmio anche nella bolletta. Attualmente ci sono anche soluzioni molto interessanti dal punto di vista del design, che permettono una totale integrazione della tecnologia fotovoltaica con il tetto, per avere una struttura efficiente ma quasi invisibile.

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