Norme

Certificato di agibilità

Il certificato di agibilità attesta che l’immobile appena realizzato o gli impianti rifatti presentano delle caratteristiche di conformità e sicurezza.

di Redazione

09 luglio 2015

Certificato di agibilità

Certificato di agibilità: cos’è

Il certificato di agibilità è un documento disciplinato dal Testo Unico dell’Edilizia, attraverso il quale si afferma che l’immobile presenta le condizioni d’igiene, sicurezza e salubrità di tutta la sua struttura e degli impianti a esso annessi. Questo documento è di notevole importanza, perciò durante l’acquisto di un immobile, occorre informarsi sulla sua presenza perché attesta che l’edificio può essere abitato. Per capirne a fondo la sua importanza, è bene ricordare che, possedere questo documento agevola nell’alienare, donare e afittare il proprio immobile. Tuttavia è comunque importante ricordare che in assenza di questa documentazione, non c’è un blocco nella possibile vendita, però, non si ha la certezza assoluta che la casa possa essere abitata, in quanto non si può attestare la sua sicurezza, igiene etc.

Quando richiedere il certificato di agibilità

Il certificato di agibilità deve essere richiesto presso il comune in cui è stato precedentemente richiesto il documento che attesta il permesso a costruire o altri titoli abilitativi. Inoltre, s’invia quando è stata realizzata la nuova costruzione o è stato portato a termine un ampliamento o sopraelevazione e qualsiasi altra ristrutturazione che ha portato al mutamento delle caratteristiche dell’immobile. La stessa regola vale se sono stati rifatti gli impianti; in quest’ultimo caso, il documento deve essere richiesto entro 15 giorni dalla conclusione del lavoro. Un altro caso, in cui deve avvenire la sua compilazione è quando si modifica la destinazione d’uso dell’immobile. In altre parole, se si modifica una comune abitazione, adattandola a ufficio, negozio o altro, bisogna redigere il documento di agibilità. Se non se ne fa richiesta, si può andare incontro a una sanzione pecuniaria che varia da un minimo di 77 euro circa a un massimo di circa 464 euro.

Come richiederlo

La domanda di richiesta del certificato di agibilità deve essere inviata allo sportello unico dell’edilizia del comuni in cui ha sede l’immobile, accompagnata da una marca da bollo. Alla domanda occorre allegare: la dichiarazione del richiedente circa la conformità del lavoro; la ricevuta di richiesta dell’accatastamento; certificato di collaudo statico; la dichiarazione di conformità degli impianti e delle opere realizzate secondo l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche. Entro circa 30 giorni il comune rilascia il certificato, mentre, se non si ottiene risposta alcuna vale il "silenzio assenso"; in altre parole se non si riceve risposta, vale il positivo parere della ASL di competenza sul territorio. E' conveniente ricordare che, la documentazione da allegare alla richiesta varia da comune a comune, secondo le leggi presenti sullo stesso.

Autocertificazione del tecnico

Esiste un decreto legge che permette l’ottenimento del certificato di agibilità attraverso un’autocertificazione redatta dal direttore dei lavori o da una figura incaricata allo svolgimento di questa pratica. La documentazione per ricevere la certificazione è: la documentazione che attesta la richiesta di accatastamento; il collaudo statico e la certificazione che prova la conformità antisismica; la dichiarazione di conformità degli impianti redatta dall’impresa che li ha installati; una relazione che attesta l’esatta esecuzione delle condizioni sanitarie richieste; il documento di superamento delle barriere architettoniche. In linea generale questa è tutta la documentazione richiesta per il ricevimento del documento con autocertificazione del tecnico, tuttavia, è bene sapere che alcune cose possono variare da regione a regione secondo le leggi locali.

Naviga per:

arredamento

Potrebbe interessarti anche