Norme

Certificato energetico

Il certificato energetico, costituisce una valutazione che ha lo scopo di migliorare il rendimento energetico di un qualsiasi immobile, dando quindi la possibilità ai proprietari di mantenere il rendimento desiderato, in base ai risultati che si vogliono ottenere.

di Redazione

30 agosto 2014

Certificato energetico

Certificato energetico: cos'è.

Il certificato energetico, è un documento che attesta la valutazione dei consumi energetici di un immobile, che ha come scopo principale, quello di migliorare i consumi, informando i proprietari degli immobili su possibili vie alternative per risparmiare sui consumi ma allo stesso tempo ottenere sempre gli stessi risultati che ci si era prefissati in precedenza. Il certificato energetico, si prefigge anche altri risultati, come quello di salvaguardare l'ambiente, dal momento che si ha una riduzione notevole del consumo delle risorse naturali e dell'emissione di gas a effetto serra. Questo documento in tutti gli Stati europei, ha lo scopo di rendere la normativa il più uniforme possibile. L'attenzione a questo settore è sostenuta dal fatto che almeno il 40 % di consumi energetici europei, deriva dagli edifici e dal settore terziario in generale. Il certificato energetico nella sua valutazione, prende in considerazione alcuni fattori, come: le condizioni climatiche, il tipo di impianto di riscaldamento che viene utilizzato e la presenza o meno di fonti di energia rinnovabili. Fonte: www.studio-bianco.net

Certificato energetico: normativa europea.

Il certificato energetico, è regolamentato dalla normativa europea 2002/91/CE e si prefigge i seguenti obiettivi: diminuire i consumi energetici comunitari del 22%, raggiungere un risparmio di 55 milioni di tep dell'energia primaria, ridurre notevolmente le emissioni di Co2. Attraverso questa normativa, si richiede a tutti gli stati membri della Comunità europea, di fare in modo che tutti gli edifici recentemente costruiti e quelli ristrutturati in modo invasivo, siano in linea con le nuove direttive, mantenendo sotto controllo tutti i consumi, per fare in modo che non si abbia una disponibilità di energia utilizzabile molto superiore rispetto a quella effettivamente necessaria a soddisfare tutti i bisogni dell'edificio e dei suoi abitanti o dipendenti. Il certificato energetico, inoltre, deve sempre essere reso disponibile alla visione in fase di costruzione, vendita o locazione, per far si che l'acquirente o il consumatore, abbia coscienza di quale sia il rendimento energetico e possa quindi affrontarlo. Fonte: www.tecnosolare.it

Normativa italiana riguardo al certificato energetico.

In Italia, la normativa che regola il certificato energetico, è il d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192, che indica le disposizioni della normativa europea per la corretta certificazione degli edifici. Questa norma, è stata poi modificata da molte altre disposizioni nel corso degli anni, come: D.lgs. 311/06, in vigore dal 2/2/2007; D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115, relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE; D.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella l. 6 agosto 2008, n. 133, che disciplina l’obbligo di allegazione dell’attestato di certificazione energetica agli atti traslativi a titolo oneroso e l’obbligo di consegna e/o messa a disposizione dello stesso a favore del conduttore. In ogni caso, dal 2005, si è reso necessario effettuare la certificazione energetica di tutti gli immobili. Fonte: www.acusticarimini.it

Gli obiettivi del certificato energetico.

Il certificato energetico ha degli scopi ben precisi. Tra questi vi sono: il raggiungimento di una maggiore trasparenza in ambito immobiliare, per fare in modo che gli acquirenti vengano a conoscenza in modo del tutto trasparente di tutte le spese energetiche che poi andranno sostenute; dare la possibilità all'acquirente di scegliere se sia più conveniente spendere un pò di più per l'acquisto o l'affitto di un immobile, risparmiando però sulla gestione dello stesso dal punto di vista dei costi; favorire coloro che decidono di vendere un immobile in cui siano già stati effettuati interventi di risparmio energetico, aumentando il valore dell'immobile stesso; informare gli acquirenti sui possibili costi, informandoli anche su possibili interventi attuabili per limitare il dispendio energetico, come per esempio l'isolamento termico. Fonte: www.professioneimmobili.it

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