Norme

Detrazione mobili

Siete interessati a rinnovare l'interno di casa vostra? Dovete ristrutturare il vostro appartamento? Lo stato vi agevola con la detrazione mobili per la ristrutturazione.

di Redazione

20 agosto 2014

Tasse per la casa

Condizioni della detrazione mobili 50

Il mercato degli immobili in questo momento è in difficoltà, l'edilizia arranca, le nuove costruzioni sono sempre di meno e gli investimenti in immobili sono sempre più scarsi. Si dice infatti che per mantenere una casa bisogna ristrutturarla, che le case non rimangono nuove per sempre e dopo il boom degli anni '70 è davvero complesso trovare una casa che non abbia bisogno di qualche ritocco, se non all'impianto elettrico ai muri (per un maggior isolamento dall'esterno). Oppure esistono persone che sono intenzionate proprio a investire nelle propria casa, installando impianti fotovoltaici o mini eolici di produzione di energia pulita. Tutto questo va a integrarsi in una situazione, soprattutto al sud e nelle campagne del nord, dove gli edifici storici sono spesso abbandonati a se stessi nonostante la bellezza e il valore storico degli immobili.

Il contesto della detrazione mobili 50

All'interno del piano per la riqualificazione edilizia quindi, volto a far sviluppare un'edilizia più specializzata nelle ristrutturazioni e nelle valorizzazioni storiche, lo stato ha inserito un incentivo, con una detrazione mobili al 50 percento sull'Irpef, per l'acquisto del mobilio interno alla casa, compresi gli elettrodomestici che prevedono una fascia alta di risparmio energetico. Questa detrazione, però, va contestualizzata all'interno di interventi di manutenzione e ristrutturazione dell'intera casa, e può essere quindi erogata solo in quel caso. Il limite rimane comunque molto labile, perché come "interventi di ristrutturazione" si intende anche semplicemente il cambiamento di una presa di corrente difettosa o la sostituzione delle vecchie lampadine a incandescenza con le più nuove e ecologiche lampade a fluorescenza o a led.

Detrazione mobili 50

Sappiate quindi come contestualizzare l'acquisto dei mobili che avete in mente, mentre io vi descrivo le linee guida del provvedimento di detrazione della spesa per i mobili al 50 percento preso dall'agenzia delle entrate: la detrazione generale, per la ristrutturazione della casa o l'installazione di un impianto fotovoltaico può coprire al massimo una spesa di 96.000 €, il che significa che se voi spendete 96.000€ per ristrutturare la casa, ve ne saranno detratti al massimo 48.000 € a seconda di quanto effettivamente pagate di tasse (se pagate 4.000 € di tasse non ci sarà alcun rimborso del surplus). Invece per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici la detrazione prevede un tetto massimo, aggiuntivo alla spesa di ristrutturazione, di 10.000 €, di cui saranno quindi detraibili 5.000 €. Questo per tutto il 2014. Nel 2015 e nel 2016 la detrazione passerà al 40 percento e in seguito al 36 percento.

Il perché della detrazione mobili 50

Se acquistate una cucina da 6.000 € potrete includere nell'incentivo a malapena gli elettrodomestici del bagno e un divano non troppo dispendioso. Dovrete quindi giostrarvi al meglio possibile tentando di far quadrare la detrazione con i vostri interessi. Certo è che se avete intenzione di comprarvi un salotto da esterni con tanto di piscina e doccia i prezzi salgono troppo e non sono più detraibili, mentre se il vostro intento è semplicemente quello di rendere più efficiente casa a un prezzo modico e risparmiare su tasse che altrimenti vi strozzerebbero, le agevolazioni faranno allora al caso vostro e voi sarete di servizio alla comunità. Il provvedimento di detrazione dei mobili (detrazione 50) si inserisce infatti all'interno di una serie di politiche, attivate a livello internazionale dai governi sin dall'ultimo decennio del secolo scorso, volte a rinnovare le tecnologie obsolete o tossiche ma ancora funzionanti, presenti nelle case della classe media. Foto: mrtsmovers.com

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