Norme

Detrazioni fiscali mobili

Lo Stato Italiano garantisce la possibilità di detrazioni fiscali mobili delle abitazioni, se questo avviene in concomitanza con la ristrutturazione dell'immobile.

di Redazione

28 ottobre 2014

Forno classe A

Detrazioni fiscali mobili

Lo Stato Italiano garantisce uno sgravio fiscale sull'IRPEF per le spese sostenute per la riqualificazione di un edificio, pari al 36% delle spese sostenute; con la legge di stabilità del Giugno 2012, questo sgravio fiscale è stato portato al 50%, per lavori svolti fino al 31 dicembre 2014, e nell'ottobre 2014 è stato garantito uno sgravio fiscale del 40% per lavori svolti fino al 31 dicembre 2015. Per i lavori svolti fino al 31 dicembre 2014 è possibile richiedere uno sgravio fiscale anche per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, fino ad un totale pari a 10000 euro. Questo significa che è possibile detrarre dalle tasse IRPEF fino a 10000 euro per l'acquisto di mobilio di vario tipo, purché in casa si effettuino degli interventi di riqualificazione; questi interventi devono venire iniziati prima dell'acquisto dei mobili, e possono comportare delle spese inferiori a quelle sostenute per l'acquisto del mobilio. Se si acquistano anche elettrodomestici, tali apparecchiature devono essere di classe A+, o A per quanto riguarda i forni.

Beni detraibili

Se effettuiamo un qualsiasi lavoro di riqualificazione di un immobile, richiedendo una detrazione dall'IRPEF delle spese sostenute, possiamo richiedere anche fino a 10000 euro di detrazione per l'acquisto di mobili. Tale detrazione può raggiungere i 10000 euro, e deve essere pari al 50% della cifra spesa per l'acquisto del mobilio. La cifra richiesta come detrazione IRPEF non deve essere legata a quella richiesta per i lavori di ristrutturazione; nel senso: se i lavori di riqualificazione della casa sono stati di lieve entità, come ad esempio il rinnovo della porta di ingresso, mentre il mobilio e gli elettrodomestici sostituiti sono stati molti, è comunque possibile richiedere l'intero importo consentito come detrazione. Quindi può capitare di richiedere un rimborso di 100 euro per la ristrutturazione e di 5000 per il rinnovo dei mobili; l'importante è che la ristrutturazione sia stata realizzata prima dell'acquisto dei mobili, o sia stata comunque iniziata prima di tale acquisto. Quindi, i due tipi di riqualificazione sono legati nei tempi: per detrarre i mobili è necessario effettuare una ristrutturazione; ma non nell'entità.

Quali mobili è possibile acquistare

La detrazione per l'acquisto di mobili avviene per una cifra pari al 50% della spesa effettuata, fino ad un massimo di 10000 euro; ciò significa che se spendete 20000 euro potete detrarre 10000 euro, ma se spendete di più avrete diritto alla stessa detrazione; se invece spendete meno, la detrazione si fermerà alla metà della spesa sostenuta. I mobili possono essere di qualsiasi tipo, acquistati ovunque lo desideriate, o anche costruiti dal falegname di fiducia; non ci sono restrizioni di alcun tipo, e la detrazione del 50% avviene sia che si acquistino mobili di lusso, sia che l'acquisto venga effettuato in un discount o in un outlet. Per quanto riguarda invece i grandi elettrodomestici, è necessario che il loro acquisto abbia una motivazione anche ecologica, e quindi dovranno essere di classe energetica A+, se si tratta di forni la classe energetica può anche essere soltanto A. Questo perché le detrazioni sono legate ad un miglioramento generale dell’immobile.

Come si calcola la detrazione

La detrazione IRPEF viene calcolata in dieci rate annuali; quindi il tetto massimo di detrazione possibile per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici è di 1000 euro all'anno, per dieci anni, indipendentemente dall'entità totale della spesa. Praticamente se si acquista un divano del costo di 6000 euro, si possono detrarre fino a 3000 euro dall'IRPEF, suddivisi in dieci rate annuali uguali, pari a 300 euro all'anno. Chiaramente tale detrazione è legata strettamente alle tasse che vengono pagate annualmente: se l'IRPEF totale pagato è inferiore ai 1000 euro all'anno (a causa di guadagni molto bassi, o di altri tipi di detrazione richiesti), non è possibile vedersi restituita parte della detrazione. Se ad esempio si pagano solo 800 euro di IRPEF all'anno, e si potrebbe godere della massima detrazione annua di 1000 euro, l'IRPEF si azzera ma non si ricevono 200 euro in restituzione della cifra non detraibile. Chiaramente tale eventualità è remota. Fondamentale, per poter godere della detrazione, è essere in posesso delle fatture che comprovano l'acquisto effettuato.

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