Norme

Incentivi ristrutturazione

Voglia di cambiare look alla casa? E' il momento giusto per approfittare degli incentivi del 50% delle spese, detraibili dall'irpef per un periodo fino a 10 anni. Tale misura è valida fino al 31 gennaio 2014, dal primo gennaio 2015 sarà del 40%, dal 2016 si ritorna al 36% dei costi sostenuti.

di Redazione

30 agosto 2014

Ristrutturazione casa

Ristrutturare casa: incentivi

Gli incentivi per la ristrutturazione casa sono contenuti nella legge di stabilità. Gli stessi prevedevano, per l'anno in oggetto, la possibilità di usufruire delle detrazioni per la ristrutturazione della casa, anche al fine dell'efficientamento energetico. La misura prevista è del 50% delle spese sostenute, da elevare fino al 65% nel caso in cui i lavori siano volti a migliorare la classe energetica dell'immobile. Il tetto massimo su cui è possibile beneficiare degli incentivi per la ristrutturazione casa è di 96.000 euro. Il governo, nella legge di stabilità per il 2013, nel tentativo di venire incontro alle esigenze, e su sollecitazione, degli artigiani e dell'industria, ha esteso il beneficio anche per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Beneficiano degli incentivi anche i lavori volti a bonificare dall'amianto, problema ancora diffuso in Italia, per l'eliminazione delle barriere architettoniche e per la difesa dell'immobile da intrusione dei terzi (allarmi, blindati).

Proroga degli incentivi per la ristrutturazione casa

Gli incentivi per la ristrutturazione casa previsti per il 2013 secondo le previsioni normative dovevano terminare a giugno del 2014, invece, gli stessi sono stati prorogati fino al 31 dicembre del 2014. Ciò vuol dire che per l'anno in corso sarà ancora possibile usufruire della detrazione dall'irpef pari al 50% delle spese sostenute fino ad un tetto massimo di 96.000 euro. Ulteriori proroghe sono allo studio: gli sgravi fino al 65% nel caso di lavori per l'efficientamento energetico, con molta probabilità continueranno per tutto il 2015, grazie al decreto sblocca Italia che arriverà il 29 agosto. Allo studio anche la possibilità di prorogare per il 2015 lo sgravio del 50% che, invece, senza proroga automaticamente scenderà al 40%. Possono beneficiare della proroga i proprietari, nudi proprietari, usufruttuari degli immobili da ristrutturare, inoltre, possono beneficiare anche comodatari, locatari.

Cosa è coperto dagli incentivi ristrutturazione casa

Molti si chiedono quali sono i costi coperti dagli incentivi e qui arriva una sorpresa perché essi riguardano anche le spese burocratiche. Sono, infatti, coperte dagli incentivi per la ristrutturazione le spese di progettazione e per le prestazioni professionali, perizie, consulenze, oneri di urbanizzazione, spese per dichiarazioni di inizio lavori o autorizzazioni. Comprese anche l'imposta di bollo, l'IVA, mentre non sono comprese le eventuali spese di trasloco. Sono ovviamente coperte le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per l'installazione di ascensori o altri strumenti che facilitano gli spostamenti delle persone portatrici di handicap o per l'eliminazione delle barriere architettoniche.Viste, inoltre, le numerose calamità naturali che colpiscono il territorio, gli incentivi ristrutturazione casa per il 2013 coprono anche le spese per la ricostruzione o il ripristino dell'immobile in seguito a calamità.

Incentivi ristrutturazione per la prima casa

Le norme che disciplinano gli incentivi fiscali per la ristrutturazione della casa non fanno differenza tra prima casa o seconda. Ciò significa che è possibile usufruire di tale agevolazione anche per la prima casa. Questi incentivi sono cumulabili ai benefici ottenibili per l'acquisto della prima casa con mutuo, essi permettono di avere interessi agevolati.I benefici fiscali in oggetto saranno rimborsati sotto forma di detrazione IRPEF in rate mensili per un massimo di 10 anni. Ciò significa che possono usufruirne solo coloro che hanno un reddito imponibile ai fini IRPEF. Le spese, opportunamente documentate, devono essere dichiarate, se eseguite nel primo semestre dell'anno, nel periodo tra il 1° dicembre ed il 31 gennaio, mentre per i lavori eseguiti nel secondo semestre le spese devono essere comunicate tra il 1° giugno e il 31 luglio dell'anno successivo.

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