Norme

Numero civico

A cosa serve il numero civico? E' obbligatorio? E se ne sono sprovvisto? A chi posso richiederlo? Quali sono le normative che disciplinano il numero civico? Ecco qui le risposte alle tue domande!

di Redazione

29 giugno 2015

piazza centro storico

Senza numero civico

La normativa in materia di numero civico stabilisce l'obbligo di apposizione per ogni accesso sulle aree di circolazione quali, ad esempio, gli immobili adibiti ad abitazione civile o ad uso commerciale. Pertanto, sono vietate porte ed accessi ai fabbricati senza denominazione. In assenza del numero civico molti Comuni non concedono la residenza o il cambio di abitazione all'interno del Comune. E, pertanto, doveroso presentare la richiesta di assegnazione al Comune competente. Naturalmente, ciò non deve ritenersi applicabile nei casi in cui sia già stato correttamente attribuito, ma il soggetto non ha ancora provveduto ad apporre materialmente la targhetta con l'indicazione del numero sul lato destro della parete esterna dell'ingresso dell'edificio.

Assegnazione

La richiesta per l'assegnazione del numero civico può essere presentata: - on line, mediante accesso al portale dei servizi demografici del Comune in questione ed inoltro della domanda; - recandosi personalmente presso il Comune per formulare la richiesta di attribuzione. Alcuni Comuni forniscono dei moduli prestampati da compilare e sottoscrivere per formulare tale richiesta, mentre altri Comuni non hanno a disposizione un modulo prestampato, ma richiedono una domanda scritta da parte del soggetto interessato. Ricevuta la richiesta, l'ufficio Ufficio Statistica e Toponomastica competente effettuerà gli opportuni accertamenti mediante il sopralluogo presso la costruzione alla quale deve essere assegnato il numero civico. Successivamente, una copia del provvedimento di assegnazione verrà consegnata al richiedente e trasmessa all’Ufficio Anagrafe.

Attribuzione

Il Comune nel quale è presente l'accesso sulle aree di circolazione effettua l'attribuzione del numero civico secondo le norme stabilite dall’Istituto Centrale di Statistica durante l'ultimo censimento generale della popolazione. In particolare, la numerazione delle aree di circolazione deve essere effettuata sulla base della successione naturale dei numeri; generalmente, la numerazione degli edifici comincia dal centro città verso la periferia, mentre per quanto riguarda le strade i numeri dispari vengono posizionati sulla sinistra e i numeri pari sulla destra; infine, per le piazze la numerazione è progressiva. Vi sono poi ulteriori sistemi di numerazione quali, ad esempio, quello metrico in base al quale esso viene assegnato in base alla distanza da un determinato punto. Alcuni edifici, invece, non necessitano dell’attribuzione del numero civico: è il caso delle chiese, fienili, stalle, monumenti pubblici privi di uffici o abitazioni all'interno, etc.

Targhe dei numeri civici

Secondo l'ultimo censimento generale della popolazione le targhe del numero civico devono essere in ceramica oppure in altro materiale resistente e devono essere di colore bianco con la scritta blu. In merito, alcuni Comuni forniscono le targhe di numerazione in modo da uniformare tutti gli accesi alle aree di circolazione presenti all'interno dell'area comunale, mentre altre amministrazioni comunali consegnano al richiedente un documento scritto che contiene un disegno che costituisce il modello da riportare sulla targhetta di ceramica od altro materiale quale, ad esempio il metallo, e nel quale vengono indicate le caratteristiche che il Comune indica come obbligatorie quali possono essere la dimensione, il materiale della targa, il colore etc., mentre altre ancora precisano solo alcuni parametri minimi da rispettare.

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