Norme

Sanatoria edilizia

Gli interventi edilizi abusivi sono stati sottoposti a provvedimenti sanzionatori. Le diverse normative, tra cui quella sulla sanatoria edilizia, sono state realizzate per riportare un pò di ordine.

di Redazione

15 dicembre 2015

richiesta sanatoria

Sanatoria edilizia 2013

Le attività di intervento edilizio di tipo abusivo sono state oggetto di grande discussione nel 2013, quando in diversi comuni è stata accertata la presenza di numerose opere abusive. L'irregolarità ha interessato diversi campi: appartamenti che dovevano essere venduti ma che non avevano i documenti perché il trasferimento fosse regolare. Molte persone non hanno mai chiesto l'autorizzazione al comune per iniziare i lavori di ristrutturazione edilizia e si sono trovati nei guai. La sanatoria del 2013 conteneva tutte le norme edilizie del comune in cui si trovava l'immobile e le azioni da intraprendere in materia di lavori e modifiche. La maggior parte delle persone ha spesso fatto confusione tra condono e sanatoria. Il condono è una legge speciale che permette di eliminare alcuni abusi edilizi. La sanatoria, invece, è una legge vigente individuata dal Testo Unico dell'Edilizia. In Italia si sono verificati numerosi condoni dal 1985 fino al 2003. Quando il condono non è stato applicato per risolvere l'irregolarità, questa è stata risolta attraverso la sanatoria, ossia, attraverso la procedura chiamata accertamento di conformità.

Sanatoria edilizia 2012

Con la finanziaria del 2011 fu confermato anche un condono edilizio che, da troppo tempo, non si era più verificato. Lo scopo è stato quello di reperire risorse finanziarie e recuperare circa 35 miliardi da rimettere nelle casse dello Stato. La manovra politica ha creato una svolta molto importante, in quanto ha permesso di ovviare al disagio economico dello Stato e risanare le casse. La sanatoria 2012 ha avuto come oggetto principale l'intervento sui piccoli abusi residenziali che si sono verificati fino al 31 Dicembre 2010. Le opere di ampliamento abusive che superavano il 25% della volumetria originaria e l'ampliamento che superava i 400 metri non sono rientrati in questa normativa. I comuni, dal momento in cui è stata presentata un'istanza di questo tipo, hanno sanzionato tutti coloro che hanno effettuato azioni abusive, ampliando le proprie abitazioni o semplicemente modificandole senza domandare il permesso dell'intervento. Le autorità comunali sono intervenute solo dopo l'emissione del condono e hanno svolto un'analisi attenta e scrupolosa su numerosi proprietari di immobili con aspetto diverso nel giro di poco tempo.

Sanatoria edilizia costi

I costi per questa procedura variano a seconda del tipo di intervento e della grandezza di un immobile. Le spese comprendono il pagamento dei diritti di segreteria e cambiano a seconda della cubatura o delle dimensioni della superficie dell'abitazione o dell'edificio. Altre spese riguardano la costruzione in misura doppia, ossia, gli oneri di urbanizzazione più il costo di costruzione calcolati in base ad una tariffa stabilita dal comune. L'importo da corrispondere non è inferiore alle 516 euro e la procedura deve avvenire entro 60 giorni. La parcella data ai liberi professionisti non si è mai potuta stabilire in base ad un metodo che possa determinare in modo giusto la cifra. Per una mansarda, per esempio, l'esame della documentazione e la ricerca degli atti necessari possono costare intorno ai 350 euro, il rilievo dell'immobile e la restituzione grafica si aggirano intorno ai 550 euro, la preparazione di tutti i documenti costa 400 euro e le altre spese aggiuntive possono avere un costo di 1000 euro. L'importo totale sarebbe di circa 4600 euro, includendo altri aspetti come l'asseverazione che non sempre però è richiesta.

Costo sanatoria edilizia

In alcuni comuni, i costi per questa pratica hanno creato delle discussioni e dei malumori. Molti certificati non sono stati rilasciati in tempo e questo ha ostacolato numerosi proprietari che intendevano vendere i loro immobili. Qualcuno si è trovato a pagare cifre superiori ai 10000 euro, più altri 2000 euro relativi al certificato di abitabilità. Il caos che si è creato in Italia è stato causato da errori e informazioni completamente sbagliate. Le Regioni, inoltre, hanno adottato proprie leggi regionali in merito agli oneri, alle oblazioni e alle parcelle stabilite dai professionisti, come geometri o ingegneri che hanno seguito le pratiche di condono dei loro clienti. La causa principale è stata nell’incapacità di stabilire un metodo oggettivo per stabilire il pagamento della tariffa spettante al professionista, in quanto se fosse stato scelto un criterio in base allo ore di lavoro, le cifre sarebbero state eccessive e, al contrario, se fosse stato scelta la tariffa in base all’intero lavoro, qualcuno ci avrebbe perso in termini di tempo e di denaro. Resta chiaro che il governo non è riuscito a risanare le casse e recuperare i soldi.

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