Ristrutturazione

Come ricavare un secondo bagno? Scoprilo subito!

Se la tua casa è priva di un secondo bagno, non disperare: esistono diversi modi per ricavarlo senza interventi particolarmente impegnativi. Qua trovi tutte le spiegazioni necessarie.

di Redazione

16 luglio 2018

Come realizzare bagno piccolo

Come realizzare bagno piccolo

Il secondo bagno in casa è una grande comodità. Se la vostra abitazione ne è priva, se avete appena acquistato o state pensando di acquistare una casa la cui struttura non comprende questo ambiente, non disperate. Esistono diversi modi, infatti, per ricavare un secondo bagno da destinare agli ospiti o più semplicemente da utilizzare insieme agli altri componenti della famiglia per risparmiare tempo e godere di una maggiore praticità. “Diversi modi”, bisogna sottolinearlo, non significa che sempre si può procedere in tal senso. Il primo passo consiste quindi nel far esaminare la pianta dell’appartamento a un esperto (un architetto, un geometra, un ingegnere), affinché valuti la fattibilità dell’intervento in base alla normativa vigente, la presenza di condizioni indispensabili quali la presenza di finestre o la possibilità di installare un adeguato impianto di aerazione nonché la possibilità di abbattere una parete e costruirne un’altra diversamente. È necessario coinvolgere anche un tecnico e un idraulico che, sul posto, facciano altri controlli fondamentali: bisogna per esempio stabilire se lo scarico debba essere spostato in un punto lontano rispetto a quello in cui già si trova e capire quale possa essere la giusta collocazione dei sanitari, del lavabo, dell’eventuale box doccia o della vasca. Il consiglio è quello di chiedere, anche rivolgendosi a diverse figure professionali, la definizione di un progetto preciso e curato in ogni particolare: in questo modo sarà possibile avere subito un’idea chiara circa la spesa ed evitare brutte sorprese e/o inconvenienti. In foto un bagno arredato con il programma Lapis di Birex. La base lavabo è ad angolo; sopra il bidet e il vaso sono collocati comodi pensili salvaspazio.

Bagno piccolo: come farlo

Il secondo bagno può essere ricavato in diverse zone della casa. Vediamo le soluzioni più diffuse:

  • Nella camera da letto: magari il risultato è un bagno davvero mini, ma volete mettere il vantaggio in termini di comfort? Se non c’è la possibilità di creare un ambiente con finestra, nessun problema: nella maggiore parte dei Comuni italiani non ci sono più misure minime per il bagno e si possono anche realizzare locali ciechi, purché dotati di un sistema di aspirazione forzata. Si raccomanda, però, di fare prima tutte le opportune verifiche e di valutare anche la collocazione degli impianti idrici e la possibilità di smaltire le acque nere.


    • Vicino alla cucina: questa è una validissima soluzione in quanto si concretizza sfruttando le tubature dell’acqua già presenti nella cucina stessa, senza quindi dover procedere con interventi complessi e costosi. Nel caso in cui non ci siano i condotti fognari, si può ricorrere a un trituratore per le acque nere (discorso che vale, naturalmente, anche per chi decide di ricavare un bagno nella camera da letto.


    • Accanto al bagno principale: si tratta indubbiamente dell’opzione più agevole, in quanto ci sono già sia le tubature dell’acqua che gli scarichi. Se il bagno padronale è particolarmente spazioso, si può anche considerare l’idea di dividerlo semplicemente in due ambienti, uno con finestra e uno senza.


    • Lungo il corridoio: soprattutto le abitazioni più datate non di rado hanno corridoi lunghi e stretti, che possono in parte essere utilizzati appunto per la realizzazione di un secondo bagno. Prendete bene le misure, però, perché non sempre c’è la possibilità di installare anche un box doccia.


    • Nel sottotetto: sono diverse le amministrazioni regionali che hanno abbassato i limiti relativi all’altezza media minima dei locali a uso abitativo, il che significa che il secondo bagno può essere tranquillamente ricavato nel sottotetto. L’impatto estetico è decisamente suggestivo.


    In foto la Composizione 28 della collezione Change del Gruppo Geromin: un monoblocco multifunzionale e compatto che seduce con le sue forme geometriche. Dimensioni: 92,4 x 37 x 190 H. Numerosi i colori disponibili.

    Arredare un bagno piccolo

    Anche un bagno piccolo può diventare un’oasi di benessere; l’importante è strutturarlo nel modo giusto, affidandosi a esperti ed evitando qualsiasi forma di improvvisazione, e poi arredarlo con soluzioni rigorosamente salvaspazio. Il mercato, in tal senso, è ormai assai prodigo. Si moltiplicano innanzi tutto le proposte basate sui vantaggi della sospensione: lavabi sospesi, mobili sospesi, sanitari sospesi sono sempre più apprezzati perché conferiscono una sensazione di ariosità e leggerezza e non impongono alcun sacrificio in termini di funzionalità. Molto gettonati anche i sanitari compatti o “slim”, come vengono altrimenti definiti. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, non pensate che un vaso dal diametro inferiore agli standard sia scomodo perché si tratta di prodotti progettati con estrema cura. Finirete per dimenticarvi delle ridotte dimensioni. In foto un bagno arredato con alcune delle proposte appartenenti alla gamma Connect Space disegnata da Robin Levien per Ideal Standard. Tutti gli elementi che compongono questa collezione hanno dimensioni contenute: i vasi, per esempio, sono profondi soltanto 48 cm (la media è pari invece a 55-60 cm) ma offrono un ampio bacino interno. I mobiletti sottolavabo hanno un’apertura a L che agevola l’accesso; i lavabi possono essere abbinati non solo ai mobili ma anche a colonne e semicolonne.

    Idee bagno piccolo

    Abbiamo visto come e dove ricavare un secondo bagno e quali sono le soluzioni di arredo più gettonate. A proposito di arredo, tenete presente che anche sfruttare le altezze è una mossa vincente: in commercio è possibile reperire colonne (pure sospese) molto pratiche, ma anche le mensole rappresentano un’idea molto valida. Mensole che in alcuni casi possono essere posizionate sopra i sanitari, in modo da sfruttare una superficie che altrimenti resterebbe del tutto inutilizzata. Non trascurate l’importanza degli specchi: non servono soltanto a riflettere l’immagine, ma sono ottimi strumenti per fare sembrare l’ambiente più ampio e luminoso. Se ne avete la possibilità, optate per un lavabo angolare. E ricordate che l’angolo può essere sfruttato anche per la collocazione del box doccia, il quale così non darà alcun fastidio e avrà un ingombro ridotto al minimo indispensabile. In foto Kahuri Kr di Glass 1989, box doccia semicircolare con porta pivotante. Si può scegliere fra vetro trasparente e vetro fumè, in entrambi i casi lo spessore è pari a 6 mm.

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