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Accensione riscaldamento

Accensione riscaldamento: dal 15 ottobre in gran parte d'Italia è il via all'accensione. Scopriamo come, quando e come risparmiare

di Redazione

16 ottobre 2013

attacco

Quando accenderlo? Le norme

Esistono regolamenti prestabiliti da leggi che normano l’accensione dell’impianto di riscaldamento nei condomini. Queste norme prevedono che l’Italia sia suddivisa in fasce per zone climatiche così da prevedere una media di temperatura che ne determini i tempi di accensione e spegnimento. Normalmente si accendono nelle zone più fredde dal 15 ottobre fino al 15 aprile, riducendo gradualmente nelle zone sempre più calde come centro, sud e isole. Quest’anno ad esempio, che il freddo è arrivato precocemente accompagnato da importanti piogge e molto umido, molti comuni dell’Italia settentrionale come Bologna e Milano, hanno permesso l’accensione anticipata del riscaldamento per un massimo di 7 ore giornaliere poiché molti anziani hanno lamentato le rigide temperature. Dal 15 di ottobre comunque, la maggior parte degli impianti di riscaldamento possono essere avviati. Dopo l’avvio degli impianti di riscaldamento è molto importante seguire le norme che regolano la temperatura da mantenere: l’accensione riscaldamento è infatti vincolata dopo le 5 del mattino ed entro le 23 la sera per limitare i consumi energetici e la temperatura non deve superare i 20°C grado più, grado meno per case, uffici e scuole. Per capannoni industriali e artigianali la temperatura non deve essere superiore ai 18°C.

Le zone climatiche che determinano l’accensione riscaldamento

L’Italia è suddivisa in fasce denominate zone climatiche che vanno dalla A alla F, stimate sulla temperatura media durante l’anno in base ad una tabella riportata da Help Consumatori. Dalla A alla C sono le zone più calde stimate tra il centro e il sud: nella zona A l’accensione è compresa tra primo di dicembre e metà marzo per un massimo di 6 ore al giorno; la B da inizio dicembre e fine marzo per una accensione di 8 ore giornaliere; la C dal 15 novembre al 31 marzo fino a 10 ore al giorno. Nella parte nord dell’Italia la maggior parte rientra in fascia D e E, si accende dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere. La fascia F non ha limiti di accensione riscaldamento o spegnimento, come la provincia di Belluno, poiché sono le più fredde. In foto: Cordivari Design, radiatore Roads® STF

Consigli per limitare i consumi e risparmiare in bolletta

L’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ci dice che moltissimo consumo ed immissione di anidride carbonica nell’atmosfera deriva dal riscaldamento. L’energia consumata nell’edilizia residenziale coincide con il 30% dei consumi energetici nazionali: questo riscaldare gli ambienti interni e per ottenere l’acqua calda sanitaria, con un 25% di produzione di anidride carbonica emessa, su scala nazionale. Proprio per risolvere questo problema l’Enea offre e segnala interventi e consigli per ridurre questi sprechi energetici e inquinanti: è possibile ridurre dal 20 al 40% questi consumi, ad esempio solo limitando il riscaldamento alle stanze vissute della casa senza scaldare i locali non utilizzati. Altri interventi invece sono più importanti, come opere strutturali. Anche la manutenzione della caldaia riveste un ruolo fondamentale, poiché una caldaia in cattivo stato può generare sprechi e perdite di vario genere. In foto: Antrax radiatore Flap

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