Stufe

Le stufe a pellet

La stufa a pellet, come la stufa tradizionale, utilizza un combustibile solido, sostituendo la legna con il pellet, appunto, un materiale ad alta resa ed ecologico, che assicura un risparmio sulla bolletta e il rispetto dell’ambiente.

di Redazione

04 luglio 2012

Stufa a pellet-MCZ

Il pellet

Il pellet è un combustibile composto da segatura che viene pressata pressata mediante macchine in cilindretti di lunghezza variabile da 1,5 e 2 cm e di diametro pari a 6 mm. Il pellet è un tipo di combustibile molto compatto e in grado quindi di garantire un grande potere calorifico (p.c.i. 4.000-4.500 kcal/kg). Tra le caratteristiche del pellet anche un’alta densità e una scarsa umidità (meno del 12 per cento). Il pellet viene realizzato con legname vergine, che non è stato sottoposto a trattamenti con effetto corrosivo o a sotanze quali colle e vernici tossiche: è dunque un materiale ecologico. Il pellet garantisce un’autonomia di combustione che può protrarsi anche per alcuni giorni: la combustione viene nelle stufe solitamente monitorata da un pannello sinottico che aiuta a regolarne il regime di funzionamento, il quale dovrà variare sia durante le ore della giornata, sia durante i giorni della settimana, in base all’uso e alle esigenze di chi ha scelto questo combustibile per il proprio riscaldamento.

Funzionamento

La stufa a pellet, come la stufa tradizionale, utilizza un combustibile solido, sostituendo la legna con il pellet, appunto, un materiale ad alta resa ed ecologico, che assicura un risparmio sulla bolletta e il rispetto dell’ambiente. Il riscaldamento domestico a pellet ha ormai fidelizzato più di un milione di famiglie che riscaldano le proprie abitazioni con apparecchi termici che utilizzano questa fonte energetica rinnovabile. Un doppio risultato positivo: un significativo risparmio nel budget energetico familiare e un positivo contributo alla tutela dell’ambiente. Sono molti gli italiani che utilizzano il riscaldamento a pellet: il consumo annuo di tale combustibile su territorio nazionale, infatti, è superiore al milione e mezzo di tonnellate, (più di cento milioni di sacchetti da 15 kg, la confezione più acquistata tra i consumatori italiani). Prima di installare una stufa a pellet occorre verificare che esistano i presupposti necessari nella propria abitazione per poterlo fare. Per potere avere una stufa a pellet, infatti, occorre realizzare un camino o una canna fumaria per fare evacuare i fumi. Va anche predisposta una presa d’aria, il cui diametro vi verrà indicato dal produttore della stufa, nel locale in cui andremo a collocarla. Eventuali altri materiali combustibili devono avere una distanza minima dalla stufa di 50-70 cm. Se la nostra casa risponde a questi requisiti potremo decidere di acquistare una stufa a pellet. Due sono i tipi di riscaldamento che una stufa a pellet può offrirci: ad aria o ad acqua. Le stufe ad aria, grazie alle quali il calore viene canalizzato in tutta la casa, si adattano ai bilocali o a case di piccole dimensioni, oppure ancora a riscaldare più locali (ma non tutti) in una casa più grande. Quelle ad acqua, invece, sono utilizzate per produrre acqua calda destinata ai termosifoni e all’uso sanitario. Si integrano quindi con i sistemi di riscaldamento tradizionali, con quelli che sfruttano le energie rinnovabili (solare termico) e riscaldano la casa permettendo di risparmiare energia. La dimensione della stufa deve essere proporzionata rispetto a quella dei locali da riscaldare: è inutile collocare una stufa a pellet dalla grande potenza in un ambiente piccolo, perché lo surriscalderebbe. Le stufe a pellet sono comunque dotate di un termometro che registra la temperatura dell’ambiente, regolando di conseguenza la propria potenza e la velocità del ventilatore in autonomia. Le stufe in commercio sono dotate di una potenza che varia dai 6 ai 15 kW. Potete verificarla sull’etichetta del prodotto che acquisterete, che dovrà riportare anche la marcatura CE, il rendimento dell’apparecchio in termini percentuali (più è alto, meno combustibile consuma la stufa), il valore di emissione di CO, che non deve superare lo 0,04 per cento, il riferimento dell’azienda produttrice.

Vantaggi

Tra i vantaggi della stufa a pellet viè la sua autonomia rispetto a una tradizionale stufa a legna, che necessita di un continuo caricamento. Il serbatoio della stufa a pellet, una volta riempito, è autonomo per un’intera giornata. Quando poi viene caricato, il serbatoio non non lascia fuoriuscire fumi o cenere, che rischiano di sporcare i muri intorno alla stufa. La canna fumaria delle stufe a pellet ha dimensioni decisamente più ridotte di quella delle stufe a legna. Il tiraggio dei fumi viene forzato da una ventola interna, che evita la dispersione dei fumi nellambiente, per evacuarli totalmente all’esterno. La ventilazione accellera anche l’irraggiamento del calore nell’ambiente, che viene riscaldato velocemente. Delle stufe a pellet è possibile impostare temperatura e orari di accensione e spegnimento. Sul mercato esistono vari modelli di stufe a pellet capaci di adattarsi alle più svariate esigenze. I principali produttori ne propongono persino di adattabili a essere installate ad angolo, dotate di porte che consentono la perfetta visualizzazione del focolare su entrambi i lati.

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