Uso della asciugatrice
E’ occorso tempo perché l’asciugatrice conquistasse il suo posto nelle case di noi italiani, restii a cambiare abitudini e a rinunciare allo stendino da spostare sul terrazzo con la bella stagione. Ma in questi ultimi anni la sua diffusione ha visto un incremento notevole. L’asciugatrice, infatti, è un elettrodomestico pratico ed utile, capace di asciugare il bucato velocemente e nel pieno rispetto di fibre e tessuti, grazie ai vari programmi di cui è dotato. Se i capi di vestiario e la biancheria vengono fatti asciugare all’aperto assorbono smog ed odori dell’aria e i tessuti si irrigiscono; se fatti asciugare all’interno, invece, rilasciano nell’aria umidità dannosa per le pareti di casa e assorbono il calore circostante influendo sulla temperatura del locale in cui sono stesi. Le asciugatrici hanno solitamente le stesse dimensioni standard delle lavatrici (60cm di larghezza e profondità, 85 di altezza), così come la loro capienza (da 3,5 a 8 kg di carico). Ne esistono modelli salvaspazio larghe solo 45 cm. Sono realizzate in modo da potere essere sovrapposte alla lavatrice, oppure appoggiate a terra, o ancora incassate in una parete. L’asciugatrice deve essere dotata dei marchi CE e IMQ, che garantiscono la presenza dei dispositivi di sicurezza necessari, fra cui le spie che segnalano quando il filtro è intasato, quando la vaschetta di condensa è piena, quando il ciclo è terminato. Ricordate di svuotare, alla fine di ogni ciclo di asciugatura, i filtri, eliminando pelucchi residui e sciacquandoli poi, e svuotate la vaschetta dell’acqua, per assicurare il corretto funzionamento dell’elettrodomestico. Una volta al mese andrebbe pulita anche l’unità di condensazione e ogni sei mesi la griglia della presa d’aria frontale, così come gli sfiati collocati sulla parte posteriore dell’asciugatrice. Se la manutenzione della asciugatrice viene trascurata, già dopo i primi cicli di asciugatura l’efficienza energetica si riduce, mentre aumentano consumi e tempi di asciugatura. Whirlpool ha cura dei nostri capi nella sua asciugatrice, grazie alla tecnologia 6° Senso Air Care, e dedica loro programmi specifici: uno per la lana che rinfresca i capi asciugati manualmente; uno pensato per piumoni e trapunte, che non lascia parti umide neppure in capi voluminosi. Il cestello sapientissimo, della portata di 121 litri, consente di inserire nell’asciugabiancheria anche indumenti o biancheria voluminosa.
Consumo elettrico della asciugatrice
I consumi di un’asciugatrice variano solitamente fra i 3 e i 5 KWh per ogni ciclo di asciugatura per quelle in classe B, mentre se il modello appartiene alla classe energetica A il consumo scende sotto i 3 KWh. Occorre dunque sempre prima dell’acquisto verificare sull’etichetta dell’elettrodomestico a quale classe energetica appartiene. Di solito le asciugabiancheria sono dotate di sensori che individuano il carico, il grado di asciugatura e di umidità del bucato e attivano il programma più indicato. Si consiglia sempre, prima di spostare il bucato nell’asciugatrice, di centrifugarlo nella lavatrice per eliminare l’acqua in eccesso e ridurre i tempi del ciclo di asciugatura. Cercate di riempire sempre il cestello oppure di attivare la funzione “mezzo carico”. Garantisce un risparmio annuo di più di 100 euro rispetto a un modello in classe A la nuova asciugatrice di Siemens iQ890 Master Class, che raggiunge la classe A-60%, pari a 0,19 kWh/kg (classe energetica A= 0,48 kWh/kg). Non solo. Un condensatore autopulente, che si attiva quattro volte per ogni ciclo, garantisce a vita il risparmio energetico. Silenziosa, la iQ890 Master Class di Siemens può essere utilizzata anche di notte ed impostata in base al tipo di capi da asciugare. Sui vari programmi possono poi essere selezionate alcune utili funzioni: con turbo Dry si risparmia fino al 20 per cento del tempo a seconda del programma selezionato: ecoDry consente di risparmiare fino a un 20 per cento di energia. Con la tecnologia activeAir, infine, nel cestello viene creato un soffio costante di aria calda, la cui temperatura si adegua al tipo di tessuto caricato, mentre sul cestello softDry i tessuti vengono delicatamente distesi grazie ai trascinatori elicoidali, che non stropicciano i capi ma li preparano alla stiratura.
Asciugatrice a pompa di calore
Se volete contenere i consumi energetici potete optare per una asciugatrice a pompa di calore, nella quale un compressore a gas refrigerante simile a quello del frigorifero si occupa di regolare il riscaldamento e il raffreddamento dell’aria: il calore prodotto asciuga il bucato e condensa l’umidità prodotta dalla biancheria. Il calore è prodotto a basso costo energetico. Tali asciugatrici hanno un costo maggiore di quelle a condensazione, ma se il loro uso è frequente verrà ammortizzata la spesa. Hoover propone l’asciugabiancheria a pompa di calore Dynamic Aquavision che asciuga fino a 9 kg di carico assicurando un risparmio elettrico del 40 per cento rispetto a una asciugatrice in classe A e del 50 per cento rispetto ai modelli in classe B. La temperatura, che non supera i 40-45°C durante tutto il ciclo di asciugatura (contro i 70-75 °C della tecnologia tradizionale) protegge e si prende cura dei capi.