Ristrutturazione

Bonus verde 2018 per balconi, giardini e terrazzi

Introdotto dalla Legge di Bilancio, il Bonus verde 2018 consiste in una detrazione Irpef del 36 per cento sulle spese sostenute per la sistemazione di balconi, giardini, terrazzi.

di Redazione

24 ottobre 2017

Bonus verde 2018 Legge di Bilancio

Bonus verde 2018 Legge di Bilancio

Fra le novità della Legge di Bilancio 2018 c’è il Bonus verde 2018. Si tratta di una nuova agevolazione relativa al pacchetto dedicato alla casa e consiste in una detrazione Irpef del 36 per cento sulle spese sostenute per la sistemazione di balconi, giardini, terrazzi e coperture di proprietà privata, anche condominiali, entro un limite massimo di spesa pari a 5.000 euro per ogni unità immobiliare (il che significa che lo sgravo non può superare i 1.800 euro). L’importo destinato all’utente verrà ripartito in dieci quote annuali di eguale entità. Annunciata e fortemente voluta dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, la misura rappresenta un’arma contro l’inquinamento ma anche “un’opportunità per il nostro florovivaismo". Nelle detrazioni sono compresi gli impianti di irrigazione e il recupero di aree verdi di giardini di interesse storico. Il Bonus verde è stato accolto con soddisfazione da parte di diverse associazioni di categoria fra cui la Coldiretti; quest’ultima ritiene sia uno strumento fondamentale per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. "Il verde urbano in Italia – ha precisato inoltre la Coldiretti – rappresenta appena il 2,7 per cento del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) sulla base dell’ultimo rilevamento Istat. La situazione è più difficile nelle metropoli che hanno una disponibilità di spazi verdi che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino”.

Bonus verde spese detraibili

Con il Bonus verde 2018 si finanzia “una detrazione del 36 per cento - ha spiegato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – per tutti gli interventi su aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, per le coperture a verde e i giardini pensili”. E’ quindi una misura “che va in perfetta sintonia con le azioni di efficienza energetica fin qui portate avanti dal Governo per le abitazioni e i condomini, a partire ovviamente dall’Ecobonus". Il duplice obiettivo consiste nel ridurre le polveri sottili e lo smog e nel riqualificare le città italiane coinvolgendo i privati in modo concreto e di conseguenza “aprendo una fase di nuove opportunità e sperimentazioni per l’abitare efficiente e sostenibile". Con il Bonus verde si può detrarre parte delle spese effettuate per l’installazione o il rifacimento di impianti di irrigazione, la sostituzione delle siepi, le grandi potature, la fornitura di piante o arbusti, la riqualificazione di prati, gli interventi finalizzati alla trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati, i progetti realizzati da progettisti del verde. “C’è bisogno – ha commentato Francesco Mati, presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura - di giardini curati che aiutino la qualità dell’aria e la biodiversità”.

Bonus verde 2018 come richiederlo

Bonus verde 2018: della misura possono usufruire sia privati che condomini. E’ inoltre importante far presente che si applica alla singola unità immobiliare e non alla persona, di conseguenza chi possiede due case e intende procedere con la sistemazione degli spazi scoperti può ottenere l’agevolazione due volte. Considerando inoltre che la spesa massima è di 5.000 euro, nel caso di doppia abitazione parliamo di 10.000 euro e quindi di una detrazione complessiva di 3.600 euro. Le spese dovranno ovviamente essere documentate ed essere necessariamente pagate tramite bonifici parlanti. Il bonifico parlante è lo specifico strumento per richiedere le agevolazioni fiscali; nel compilarlo occorre riportare una serie di dati relativi a chi effettua il pagamento, le informazioni circa i lavori per i quali si richiede l’agevolazione e il soggetto al quale saranno versate le somme, al fine di applicare la ritenuta prevista dalla legge. Il bonifico parlante può essere effettuato presso i vari istituti di credito e uffici postali, che nella maggior parte dei casi forniscono gli appositi modelli e le istruzioni per una corretta compilazione. E’ inoltre possibile procedere con l’operazione in questione tramite internet banking. Tenete bene a mente questo passaggio, poiché le spese versate per mezzo di un bonifico ordinario non saranno detraibili. E di conseguenza si perderà quest’occasione per risparmiare un bel po’ di soldi.

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