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Il Pellet

Il pellet: Esistono diversi tipi di stufe e caldaie, completamente automatizzate, con regolazioni facili e semplici da gestire, da quelle che si possono installare in salotto fino a quelle condominiali o delle grandi centrali termoelettriche.

di Redazione

06 gennaio 2013

pellets

Il pellet

Con il termine biomasse vengono definiti tutti i materiali di origine organica, vegetale o animale, che non hanno subito processi di fossilizzazione e che vengono usati come fonti di energia. Il pellet appartiene a questa categoria e viene definito biomassa compressa. L'energia derivabile è considerata di tipo rinnovabile ed è anche sostenibile in quanto non causa una crescita di anidride carbonica (CO2) nell'ambiente, gas ritenuto responsabile dell'effetto serra. Il pellet è una tipologia di biomassa legnosa e viene utilizzato per il riscaldamento domestico ed anche nei grandi impianti delle centrali termoelettriche. E' legno ridotto in piccoli cilindri con diametri variabili da 6 a 12 mm e lunghezze comprese fra 10 e 13 mm. Il materiale utilizzato è principalmente il legno, spesso ottenuto con i residui della lavorazione industriale. I cilindri si ottengono da segatura pressata e compattatta ad alta pressione.

Come si produce il pellet?

La materia prima si ottiene dal legno vergine, prelevata direttamente dai boschi, secondo degli appositi piani di deforestazione gestita, oppure come già accennato prima, con i residui della lavorazione del legno delle segherie. L'approvvigionamento per ridurre i costi, non avviene quasi più tramite il trasporto dei materiali vergini al luogo di produzione ma costruendo gli impianti più vicini alle foreste dedicate alla materia prima. Il legname utilizzato per la produzione a volte ha un alto tasso di umidità, quasi il 55% mentre quella secca un 25-30%. L'umidità del pellet per un prodotto di alta qualità dovrebbe essere intorno al 10%, pertanto è a volte necessario essiccare ulteriormente la legna fresca di taglio. Dopo la fase di essiccazione, la segatura o il cippato, legno ridotto in scaglie, vengono pressati e compattati in base al diametro desiderato. Per ottenere un prodotto migliore la pressione ed il calore dovranno essere maggiori. E' importante che il pellet destinato all'uso domestico, non contenga colle, vernici e impregnanti, sostanze che bruciando potrebbero generare fumi tossici e nocivi alla salute.

Come verificare la qualità del pellet?

E' fondamentale utilizzare solo pellet di buona qualità per non compromettere la resa termica della combustione e per non recar danni alle stufe e alle caldaie, dovuti a depositi di impurità incrostanti e per non immettere nell'atmosfera polveri e fumi altamente inquinanti. Di solito il prodotto di buona qualità si può riconoscere dalla superficie che deve essere liscia, dura e poco fessurata e dall'odore di legno non manipolato.E' inoltre indispensabile verificare che le confezioni siano a tenuta d'aria, poiché il pellet assorbe facilmente umidità. Altre importanti verifiche per il controllo della qualità sono qui di seguito elencate. Se durante la combustione l'odore dovesse essere diverso da quello della legna, il contenuto del prodotto dovrà essere verificato. Il prodotto deve essere privo di collanti o vernici e un semplice controllo sarà quello di metterne una manciata nell'acqua e verificare che si disfi con facilità. E' inoltre consigliabile accertarsi che in fondo al sacco contenitore non vi sia troppo legno in polvere, in quanto la sgretolabilità indicherebbe una pessima qualità. Un altro controllo è quello del colore, infatti deve essere simile a quello del legno. Può variare a seconda del contenuto di corteccia presente e del tipo di specie legnosa. Inoltre non deve avere un contenuto d'acqua troppo elevato, l'umidità diminuisce la resa termica e un prodotto non idoneo lo si riconosce dal fumo bianco prodotto durante la combustione. Infine si dovrà verificare che le confezioni riportino sulla scheda tecnica le seguenti norme di qualità tedesche (DIN PLUS 51731) e austriache (ONORM M 7135).

I costi del riscaldamento, alcuni prezzi a confronto.

Da un rapporto dell'Ente protezione consumatori, si è creata una tabella che valuta i prezzi espressi in Kwh di alcuni combustibili a confronto. Partendo dai combustibili più economici si è potuto constatare che il cippato di legno è quello che costa meno con 0,025 € per Kwh, segue la legna mista con 0,031 €, il pellet con 0,048 €, il gas metano con 0,060 €, il gasolio con 0,108 € ed il più caro è risultato il gas liquido dei bomboloni con 0,141 € per Kwh. La tabella riporta solo i costi dei differenti combustibili ed esclude i costi di installazione e manutenzione dell'impianto.

Alcune informazioni sulle stufe e sulle caldaie a pellet.

Esistono diversi tipi di stufe e caldaie, completamente automatizzate, con regolazioni facili e semplici da gestire, da quelle che si possono installare in salotto fino a quelle condominiali o delle grandi centrali termoelettriche. Parlando dell'utilizzo domestico, l'alimentazione è ottenuta con una vite senza fine che preleva il pellet dall'apposito serbatoio e lo trasporta fino al bruciatore. Una vite senza fine detta anche coclea, provvede anche all'espulsione delle ceneri. L'accensione è di tipo automatico ed è ottenuta con l'aiuto di una resistenza elettrica. Nelle stufe più evolute esiste una regolazione intelligente con microprocessori che gestiscono le funzioni di accensione e spegnimento con programmazione, l'impostazione comfort della temperatura, il risparmio del combustibile e l'autopulizia.

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