L’importanza del ferro da stiro
Stirare è un’attività necessaria ma faticosa. C’è da dire, però, che chi la svolge in modo errato impiega più tempo e si stanca molto di più rispetto a chi invece procede nel modo giusto. Vediamo, dunque, come stirare al meglio. Innanzi tutto non bisogna mai sottovalutare la qualità del ferro da stiro; in commercio esistono modelli il cui prezzo non supera i 30 euro, ma con i quali si ottengono risultati assai modesti: mai come in questo caso, il risparmio non è assolutamente sinonimo di convenienza. Di contro, utilizzando un buon ferro da stiro i vantaggi sono effettivi e concreti. Innanzi tutto bisogna decidere se acquistare un apparecchio con serbatoio interno oppure uno con caldaia separata; nel primo caso la maneggevolezza e la praticità sono assicurate, inoltre c’è da dire che questo tipo di ferro da stiro è molto silenzioso e porta velocemente l’acqua a temperatura. Rispetto a quelli con caldaia, però, i ferri con serbatoio interno sono meno performanti per quanto riguarda l’erogazione del vapore e pesano di più (in quanto contengono, appunto, un serbatoio pieno d’acqua). I modelli con caldaia sono da considerare “professionali” a tutti gli effetti, dunque hanno un ingombro maggiore ma garantiscono elevate prestazioni. Più in generale, nella scelta del ferro da stiro occorre valutare la portata del colpo di vapore, la piastra (accertatevi che scorra perfettamente sui tessuti) e la presenza o meno di caratteristiche quali la funzione anti-calcare, la selezione e l’impostazione automatica della temperatura, la funzione Eco (per il contenimento dei consumi), la funzione anti-goccia. In foto il ferro da stiro Azur Advanced di Philips: ha un getto di vapore potente da 45g/min e un colpo di vapore fino a 210g che permette di eliminare facilmente anche le pieghe più ostinate. La piastra antiaderente con uno strato in titanio SteamGlide Plus scivola agevolmente sui capi facendo risparmiare tempo e fatica. Grazie alla tecnologia OptimalTEMP è possibile stirare qualsiasi tipo di tessuto senza modificare la temperatura, senza attendere che essa si regoli automaticamente e senza il rischio che qualcosa si bruci.
Quale asse da stiro scegliere
Per stirare nel migliore dei modi bisogna utilizzare un ferro di qualità, ma anche l’asse da stiro ha un ruolo di primo piano. Consigliamo innanzi tutto di scegliere un modello regolabile, tenendo presente che l’asse dovrebbe essere posizionata all’altezza dei fianchi per permettere di non piegare troppo la schiena durante il lavoro e di muovere agevolmente le braccia. C’è anche chi preferisce o ha l’esigenza di stirare da seduto e questo è un motivo in più per acquistare un’asse che possa essere alzata e abbassata. Importante è anche che l’asse sia dotata di rotelle per agevolare gli spostamenti. È preferibile che le rotelle abbiano un rivestimento in gomma e antigraffio, altrimenti c’è il rischio che pavimentazioni delicate come il parquet si rovinino. Ancora, è necessario che l’asse risulti ben salda mentre si stira; di conseguenza raccomandiamo di sceglierne una con piedini antiscivolo in gomma che creino attrito sul pavimento e di accertarsi che le ruote abbiano i freni o siano rialzabili. In foto l’asse da stiro Assai di Foppapedretti. Ha una struttura in legno massiccio e ruote antigraffio; quando è chiusa occupa pochissimo spazio. Il piano, dotato di fori traspiranti per evitare la formazione di condensa, può essere regolato in base a 3 altezze diverse e permette di stirare anche da seduti. Da notare anche il ripiano inferiore, concepito per appoggiare comodamente i capi da stirare. Disponibili diversi colori, dai laccati noce e naturale al bianco e al wengée canaletto.
I consigli per una stiratura perfetta
Avete trovato il ferro e l’asse da stiro giusti? Bene. Procediamo adesso con una serie di consigli facili e utili per ottenere un ottimo risultato senza stancarsi troppo e senza perdere troppo tempo.
- Fare il bucato a una temperatura massima di 40 gradi affinché i capi non si induriscano a causa dei depositi di calcare.
- Impostare la centrifuga in modo che non superi gli 800 giri, altrimenti il bucato risulterà eccessivamente spiegazzato e quindi più difficile da stirare
- Stendere subito i panni appena terminato il lavaggio, utilizzando grucce per le camicie e le maglia e appendendo i pantaloni dagli orli inferiori
- Stirare quando i capi sono ancora umidi, così sarà più semplice eliminare le pieghe, anche quelle più ostinate
- Se il bucato si è asciugato completamente, inumiditelo con uno spruzzino
- Cominciate a stirare le camicie dal colletto, procedendo poi con le maniche dopo averle sbottonate
- Non fare movimenti circolari con il ferro da stiro, altrimenti rischiate di dilatare le fibre
- Evitate di passare il ferro caldo su eventuali macchie (sarà più difficile eliminarle), sui bottoni e sulle cerniere
- Stirate i capi in seta e in velluto, così come i ricami, al rovescio
Stirare: quali sono gli errori più comuni
Passiamo adesso agli errori che più frequentemente si commettono durante la stiratura. Molti, tanto per cominciare, stirano i pantaloni senza seguire alcun criterio particolare; invece c’è un metodo ben preciso, che consiste nel cominciare dalle tasche al rovescio per poi passare alla vita e alle gambe. Non bisogna trascurare il fatto, inoltre, che ogni tessuto necessita di una determinata temperatura, la quale è sempre indicata sull’etichetta: rispettatela. Non utilizzate, come fanno in tanti, l’acqua del rubinetto per riempire il serbatoio del ferro, poiché contiene molto calcare e minaccia di rovinare e macchiare i capi. Bisogna usare l’acqua demineralizzata. Non dimenticate di pulire regolarmente la piastra del ferro: in commercio ci sono numerosi prodotti specifici, ma anche acqua e bicarbonato vanno benissimo.