Divani Angolo

Divani moderni angolari, come scegliere il divano a L

Arredare il salotto moderno a forma di L? Allora via libera ai divani angolari, ideali da poggiare alle pareti o per dividere con grazia zona living e zona pranzo

di Redazione

20 settembre 2018

Come scegliere i divani angolari

Come posizionare in soggiorno i divani angolari

I divani angolari sono anche detti divani a L e rappresentano una concreta soluzione per creare una accogliente area relax in salotto, in varie declinazioni d’arredo.

  • Sono l’ideale per essere sistemati tra due pareti di lunghezza differente, coprendo il relativo angolo che spesso è un punto inutilizzabile, facendo acquistare preziosi centimetri in più alla stanza.
  • Non serve collocarli per forza addossati alle mura: posti al centro di un ambiente, in particolare se piuttosto ampio, sono in grado di delimitare con stile il living dalla zona pranzo o dalla cucina, in caso di un open space.
  • La loro struttura aumenta il numero di sedute a disposizione, rispetto soprattutto alla semplice unione di due divani oppure di divani e poltrone, gestendo al meglio gli ingombri e favorendo il movimento davanti e attorno ad essi.
  • Hanno un elevato livello di personalizzazione poiché in particolare nei modelli componibili possono essere tagliati su misura in base alle dimensioni dell’interior.
Il divano Urban di Ditre Italia arreda con eleganza e modernità ambienti contemporanei e informali prstandosi a differenti composizioni grazie alla sua modularità.

I prezzi dei divani angolari moderni

Spesso i divani angolari moderni sono componibili: è difficile dunque sapere a priori il prezzo reale, poiché dipende dalla configurazione scelta. Inoltre, nel costo va presa in considerazione la presenza di elementi opzionali, come possono essere chaise longue, meccanismi reclinabili per il relax, vani contenitori. Incidono nell’aspetto economico ulteriori fattori: la possibilità di trasformazione in letto, singolo-alla francese-matrimoniale, e il tipo di rivestimento. Di solito quelli in pelle, a parità di dimensione, sono i più costosi.

Il prezzo è legato pure al design e all’azienda produttrice, con oscillazioni a partire da 400-500 euro per i brand più economici arrivando a 5-6000 euro e oltre per quelli più prestigiosi e di lusso. Prima di andare in negozio a testare con mano il divano angolare preferito, consigliabile sempre una ricerca online: diversi siti, anche degli stessi produttori, presentano con periodicità promozioni e sconti che possono essere molto interessanti per ciascun budget.

Il divano componibile Taylor di Busnelli è in tessuto o in pelle, ha tanti dettagli che influenzano il costo, come diversi tipi di cuciture, cuscinature, finiture, persino l’altezza del poggia-schiena.

Divani angolari componibili per dare forma al relax

I divani angolari componibili potenziano la versatilità di questo tipo di arredi. Costituiti infatti da elementi modulari possono davvero essere realizzati su misura per le esigenze di tutti, ottenendo le dimensioni e le forme ideali. La componibilità permette di avere un divano angolare anche molto più grande rispetto ai modelli lineari, oppure garantire soluzioni piccole ma sempre di grande efficienza.

Modulo dopo modulo infatti i divani angolari si adattano alla perfezione alle misure a disposizione, si tratti sia di accostarli alle parete sia di metterli al centro dell’interior.

Inoltre, possono essere equipaggiati con strutture relax, in grado di allungare le sedute, efficaci poggia-piedi e/o poggia-testa, penisole più o meno ampie, tutti elementi che esaltano il comfort per il corpo. Ci sono pure varianti con vani contenitori sotto le sedute, altre si trasformano in letto e hanno inserito nella struttura piani di appoggio e librerie. È il caso di Place, divano componibile in pelle di Doimo Salotti, mix unico dovuto a rivestimento in pelle con profonde e morbide sedute e basamento in legno impiallacciato nelle finiture rovere cenere o canaletto.

Poco spazio? Ecco 3 modelli di divani angolari piccoli

L’eclettismo dei divani angolari in particolare di quelli componibili, è valido per arredare ambienti piccoli in cui lo spazio è davvero prezioso e non va sprecato. Come vanno scelti? Ovviamente occhio alle dimensioni disponibili e preferire linee semplici, ad esempio con braccioli stretti o addirittura mancanti, tanto la comodità si può cercare nella morbidezza dell’imbottitura e nell’uso strategico di cuscini, in numero non esagerato, quel tanto che basta per stare seduti bene e non ingombrare.

Il divano componibile Softbench di Flou ha una filosofia d’uso dinamica e multifunzionale, con gli elementi basi liberamente accostabili, con schienali mobili, non ancorati ma efficacemente zavorrati per assicurare un solido appoggio. E la profondità permette sedute bifacciali, oltre all’uso come chaise longue o confortevole letto. Il divano componibile in denim Joey della collezione #BertoLive di Berto Salotti aderisce in pieno alle dimensioni più limitate di una stanza, organizzando configurazioni angolari e non sempre con il massimo della creatività grazie a un elemento lineare, una chaise longue e un pouf capitonné in pelle nera.

Rimane un classico il divano Quinta Strada di Saba: rigoroso e flessibile continua ad essere un must nell’arredo compatto, con i diversi elementi che consentono interessanti composizioni angolari.

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