L'energia geotermica
L'energia geotermica deriva dal calore che si trova negli strati più profondi della Terra dove la temperatura aumenta gradualmente. Tale calore, che è imprigionato, può essere portato in superficie attraverso delle sonde orizzontali, verticali o compatte. In questo modo è possibile utilizzare questa fonte naturale e rinnovabile per riscaldare le abitazioni. Secondo i principi che regolano la geotermia, il sottosuolo viene considerato come un grande serbatoio da cui attingere calore nei mesi invernali e trasferirlo in quelli estivi. Ciò è reso possibile grazie a delle pompe di calore che vengono installate nella propria abitazione e che hanno delle dimensioni abbastanza ridotte pari a quelle di un normale frigorifero. Per poter funzionare l'impianto utilizza anche energia elettrica in modeste dimensioni, che comunque rendono l'impianto conveniente dal punto di vista economico, portando ad una riduzione di circa il 60% rispetto ai consumi derivanti dagli impianti tradizionali come le caldaie a metano. Nel mondo vi sono circa sei milioni di impianti geotermici, molti dei quali si trovano in Irlanda e si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia.
Impianto geotermico costo
Il costo di un impianto geotermico varia a seconda delle tipologie, dell'abitazione e delle esigenze e si parte da un minimo di 10000 ad un massimo di 25000 euro. Se all'apparenza il prezzo potrebbe sembrare troppo oneroso occorre tener presente che si tratta di un ottimo investimento a lungo termine, con un risparmio per gli impianti geotermici che è di circa il 60% rispetto agli impianti tradizionali. Anche la manutenzione è ridotta, non essendo necessario richiedere il controllo annuale. I materiali e gli strumenti utilizzati sono molto resistenti; la durata di una pompa di calore è stimata a circa 10 anni, mentre quella delle sonde viene garantita dalla case produttrici dai 20 ai 50 anni. Inoltre è possibile ammortizzare le spese sostenute con la detrazione fiscale grazie alla quale viene restituito circa il 50% dell'importo versato. Il risparmio è garantito anche per l'ambiente grazie alle ridotte emissioni di sostanze inquinanti che consentono di respirare un'aria più pulita.
Impianti geotermici a bassa entalpia
Gli impianti geotermici a bassa entalpia sono composti principalmente da tre parti: un sistema che capta il calore composto da sonde che vengono immesse nel terreno per una profondità che varia dai 70 ai 100 metri o in maniera orizzontale fino a tre metri di profondità, una pompa di calore, che utilizzando l'energia elettrica trasporta l'aria calda dall'interno della Terra fino all'appartamento e viceversa, e infine i sistemi di accumulo e di distribuzione che permettono a tutte le stanze di beneficiare del calore, senza creare sbalzi di temperatura da un ambiente all'altro. Non vi è un periodo dell'anno migliore per installare l'impianto, ma ogni momento può essere quello adatto e i lavori durano soltanto pochi giorni. Prima di iniziare servono delle indagini geologiche per indagare sul tipo di terreno su cui si andrà a completare l'installazione. Questo tipo di impianto può essere realizzato in presenza di edifici che hanno uno spazio libero come un giardino oppure in un condominio purché venga sfruttato da tutte le unità abitative.
Sonda geotermica
La sonda geotermica per gli impianti geotermici è detta anche di captazione e ha la funzione di scambiare il calore con il sottosuolo. Ne esistono tre tipologie. La prima è quella orizzontale che viene installata a circa 3 metri di profondità ed è l'ideale per le zone temperate esposte al calore del sole ed è destinata soltanto al riscaldamento durante il periodo invernale. Le sonde verticali invece sono interrate a decine di metri di profondità e sfruttano la capacità del terreno di mantenere costante la temperatura senza che venga influenzata dagli agenti atmosferici. Tuttavia non tutti i terreni sono adatti all'installazione di questa particolare sonda perciò è necessario effettuare degli studi utilizzando pozzi pilota, prove di trasmissione termica e relazioni geologiche. La terza tipologia è quella della sonda con scambio termico con acqua di falda. Le sonde sono formate da tubi in polietilene di pochi centimetri di diametro.