Cappe

Cappe d’arredo: la tecnologia incontra il design

Le cappe d'arredo coniugano stile e funzionalità e permettono di personalizzare la cucina, al contempo garantendo un'aria sempre pulita.

di Redazione

20 ottobre 2020

Cappa parete Lupin III - Coolors

Cappa d’arredo: le cose da sapere

Doverosa premessa: la cappa cucina è obbligatoria per legge solo nel caso in cui il piano cottura funzioni a gas o tramite corrente elettrica. Questo prezioso elettrodomestico permette di depurare l’aria, eliminando fumi e odori di cottura, ma sempre più spesso è anche dotato di un elevato potere decorativo: sì, ci riferiamo alle cosiddette cappe d’arredo. Efficienti, belle, per molti versi scenografiche.

Facciamo un piccolo passo indietro. Le cappe cucina possono essere aspiranti oppure filtranti; nel primo caso l’aria viene semplicemente aspirata ed espulsa all’esterno, nel secondo viene filtrata e poi nuovamente immessa nell’ambiente. Le cappe aspiranti devono essere collegate all’esterno per mezzo di una canna fumaria o un condotto periferico, quelle filtranti – dotate di filtri e di un elettroventilatore- no.

Per quanto riguarda le dimensioni della cappa, la larghezza deve essere almeno la stessa del piano cottura, per motivi facilmente intuibili, mentre l’altezza e la profondità non sono soggette a particolari vincoli e variano in base alla tipologia. La distanza dal piano? Il minimo equivale a 65 cm, il massimo a 90 cm. E a proposito di tipologie, oggi l’offerta è a dir poco ampia. Proprio in riferimento alle cappe d’arredo (categorie in cui non rientrano invece quelle integrate nei pensili), si sceglie fra:

  • Cappe camino (la soluzione più classica).
  • Cappe a parete: poco ingombranti, sembrano dei quadri.
  • Cappe a isola: come suggerisce la definizione stessa, sono progettate per il blocco isola e si fissano al soffitto in corrispondenza di esso. Alcune sono imponenti, altre sono sospese e hanno sostanzialmente le sembianze di un lampadario.
  • A penisola: molto simili alle precedenti.
  • A soffitto: sono incassate, una scelta minimalista.


I modelli più innovativi coincidono con le cappe telescopiche, che cioè spariscononel piano cottura oppure nel soffitto e compaiono al momento opportuno. Di seguito vi mostreremo alcune cappe d’arredo che meritano attenzione.

Beat di Faber, la cappa dal look giovane

Nell’ottobre 2020 lo storico brand Faber ha lanciato Beat, una cappa sospesa caratterizzata da uno stile giovane e informale, dunque perfetta per le cucine contemporanee a isola e a penisola. Beat ha una forma conica, risultato dell’accostamento di due pannelli; è disponibile in quattro tonalità opache: nero, bianco, grigio dark e blu polvere.

Discreta, originale e raffinata, questa cappa è anche poco ingombrante (il diametro misura 45 cm) nonché tecnologicamente all’avanguardia. La gestione avviene tramite dei pulsanti, l’illuminazione è a LED e di conseguenza comporta un ridotto consumo energetico, garantendo al contempo un’illuminazione uniforme di tutto il piano cottura.

Si sceglie fra 3 differenti velocità di aspirazione ed è inoltre disponibile la cosiddetta funzione Booster: la cappa, cioè, raggiunge una velocità molto elevata e di conseguenza nel giro di pochi secondi aumenta la portata di aspirazione, quindi i cattivi odori spariscono in tempi record. Beat di Faber si colloca nella classe di efficienza energetica A.

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