Lavastoviglie

Come mantenere efficiente e pulita la lavastoviglie

La lavastoviglie è un elettrodomestico ormai indispensabile, ma affinché rimanga efficiente nel tempo bisogna adottare specifiche abitudini.

di Redazione

23 agosto 2021

Lavastoviglie SMS8YCI01E di Bosch

Le parti da pulire con regolarità

La lavastoviglie è un prezioso elettrodomestico che permette di risparmiare tempo e fatica, si sa. Affinché si mantenga efficiente nel tempo, però, bisogna avere delle accortezze e adottare specifiche abitudini. Che aiutano anche ad evitare la formazione di calcare e cattivi odori. Cominciamo dalla pulizia.

Una volta alla settimana, innanzi tutto, bisogna pulire il filtro. L’operazione è semplice: basta estrarlo e lavarlo sotto l’acqua corrente, servendosi di una spazzola a setole dure oppure di uno spazzolino da denti. Se è particolarmente sporco, si può usare un comune detergente. Dopo di che, lo si asciuga e lo si colloca nuovamente al suo posto.

Buona norma è anche smontare le pale superiori e inferiori della macchina al fine di pulire gli ugelli, evitando così il rischio che si otturino; per quanto concerne le guarnizioni, invece, è sufficiente pulirle – sempre una volta alla settimana - con un panno precedentemente immerso in acqua calda.

Per sgrassare l’interno della lavastoviglie, invece, si consiglia di mettere direttamente nel cestello delle posate un contenitore con mezzo litro di aceto di vino rosso oppure mezzo limone privato dei semi. Infine, buona norma è effettuare all’incirca una volta al mese un lavaggio a vuoto – alla massima temperatura - con un litro di aceto bianco oppure 100 grammi di bicarbonato di sodio: in questo modo, l’elettrodomestico sarà anche igienizzato.

In foto, la lavastoviglie da 60 cm a libera installazione color inox SMS8YCI01E di Bosch.

Il sale per la lavastoviglie è davvero importante?

Sì, il sale è fondamentale. Perché contribuisce a mantenere la lavastoviglie in uno stato ottimale ma anche a preservare la brillantezza di piatti e bicchieri. Non è direttamente riconducibile al ciclo di lavaggio, in quanto scorre attraverso il cosiddetto addolcitore, cioè il dispositivo che assorbe il calcare contenuto nell’acqua, per poi essere eliminato tramite lo scarico.

Vogliamo essere ancora più chiari e precisi: nell’addolcitore sono presenti resine di scambio ionico che, rigenerate proprio dal sale, svolgono in modo ottimale il loro ruolo, che consiste nell’attirare e intrappolare gli ioni di calcio e magnesio responsabili della durezza dell’acqua. Attenzione, però.

Credere che anche il comune sale da cucina vada bene per la lavastoviglie è un grande errore. Bisogna usare quello specifico; è vero che il composto chimico è lo stesso, ovvero il cloruro di sodio, ma il sale per lavastoviglie viene privato (al contrario dell’altro) di ferro e carbonati, che possono danneggiare l’elettrodomestico. In più consiste in granuli più grossi, per cui si scioglie meno rapidamente e non c’è il rischio che l’addolcitore si intasi.

Nelle foto, le lavastoviglie CELDIMN 4D622PB di Candy, EEQ47200L di Electrolux e un modello della serie G-7000 di Miele.

Quale detersivo scegliere

Sono 3 le tipologie di detersivo per la lavastoviglie fra cui scegliere:

  • Tabs (pastiglie): indubbiamente molto pratiche e per questo sempre più diffuse. Sono monodose, già pronte all’uso; nella maggior parte dei casi si tratta inoltre di soluzioni tutto-in-uno, cioè contengono anche il sale e il brillantante. Basta inserirne una nella vaschetta del detersivo e il gioco è fatto. Bisogna però scegliere prodotti di qualità, senza dare la precedenza al risparmio. Quelle piuttosto scadenti, infatti, non sempre si sciolgono del tutto e inoltre rovinano i bicchieri
  • Detersivo liquido: in genere costa meno di quello sotto forma di tabs e si dosa con facilità. I migliori prodotti svolgono un’efficace azione pulente, quelli più economici – anche in questo caso – sono da evitare perché spesso risultano troppo densi, per cui possono lasciare antiestetici aloni sulle stoviglie, e non di rado contengono tensioattivi, sostanze nocive per l’ambiente
  • Detersivo in polvere: meno diffuso rispetto a quello liquido e in pastiglie, in realtà è molto efficace. Anche perché ormai quasi sempre viene arricchito con enzimi, di conseguenza rimuove in profondità anche lo sporco più ostinato e i cattivi odori.


Nelle foto, la lavastoviglie DEN38530XAD di Beko, il modello WI 7020 PEF di Whirlpool e la lavastoviglie HFO 3T241 WFG X - F160682 di Hotpoint.

Altri consigli utili

Ecco altri semplici e pratici consigli che consentono di prolungare la vita della lavastoviglie ed esser certi che lavori in modo ottimale nonostante il passare del tempo:

  • Prima di sistemarli all’interno della macchina, è opportuno sciacquare i piatti, i tegami, le posate e i vari contenitori per eliminare i residui più grandi di cibo, che potrebbero intasare i filtri
  • Non lasciare inutilizzato a lungo l’elettrodomestico, perché possono formarsi delle muffe e le guarnizioni si seccano. Al limite, si proceda con un lavaggio a vuoto una volta al mese
  • Quando il ciclo di lavaggio termina, svuotare il prima possibile la lavastoviglie e lasciare socchiuso lo sportello almeno per un’ora, per evitare che si formi umidità all’interno
  • Badare di distribuire correttamente le stoviglie nella lavastoviglie, rispettando le “postazioni” prestabilite, altrimenti c’è il rischio che il flusso d’acqua si interrompa e che i bracci lavanti si blocchino e vengano ostacolati
  • Non mettere quantità eccessive di detersivo


  • Ricordiamo infine che è preferibile sempre far funzionare la lavastoviglie a pieno carico per evitare dispendi di acqua e di energia elettrica. Nella foto, il modello Infinite Line DW60R7050BB di Samsung.

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