Lavatrici

Bucato in lavatrice

Il bucato in lavatrice: una incombenza pesante ma necessaria. Una piccola guida vi sarà utile per ottimizzare tempo e consumi.

di Redazione

09 dicembre 2012

cesta della biancheria sporca

Dividere i capi prima di lavarli

Quando preparate la biancheria per il bucato in lavatrice siete così bravi da dividere mano mano capi chiari, scuri e delicati? O il cesto della vostra biancheria sporca settimanalmente esplode? Qualunque sia la vostra organizzazione domestica, il primo passo è dividerli. Controllate le etichette: dove il simbolo riporta una manina che affonda in una bacinella stilizzata rassegnatevi: dovete lavarlo a mano. Oppure contribuite al fatturato della vostra lavanderia e glielo affidate alla modica cifra di "X" euro a capo. Tolti i delicati dalla massa di capi accartocciati, fate due cumuli: panni chiari e panni scuri, e scegliete a quali per primi far vedere "la luce". La norma sarebbe controllare ogni singola etichetta per verificare le temperature di lavaggio massime consigliate: 30°, 60° etc... Potreste fare un ulteriore divisione e diversificare i lavaggi del bucato in lavatrice: uno a 30° e uno a 60°. Se le quantità ve lo consentono, prendetelo in considerazione. Ma nell'epoca del risparmio energetico ed idrico, ottimizzare i consumi salva un po' il pianeta e un po' le vostre tasche.

I programmi della lavatrice

Tenete conto che oggi rispetto alle nostre nonne, disponiamo di molti prodotti che permettono di bypassare le alte temperature di lavaggio allo scopo di smacchiare e disinfettare: alcuni detergenti già a 30° gradi svolgono un egregio lavoro in questo senso; aggiungeteli al detersivo nelle apposite vaschette prima del lavaggio. Inoltre i lavaggi a 30° gradi hanno altri due vantaggi: sottopongono a uno stress minore i capi colorati e permettono di risparmiare anche sull'anti-calcare. Pare infatti che il calcare si formi in lavatrice a temperature superiori ai 30°.

Come fare il bucato

Avete caricato i panni chiari o quelli scuri? Nel primo caso potreste aggiungere uno smacchiante, più o meno blando, tanto per ridare luminosità ai vostri vestiti; nel secondo caso potete aggiungere dei foglietti cattura colore nella cestello, sotto i panni: impediranno che anche piccole rifiniture o fantasie chiare si ingrigiscano a causa della dispersione dei colori durante il lavaggio. Leggete attentamente le istruzioni di questi prodotti: la quantità necessaria per un'azione efficace dipende dalla qualità del prodotto e dal peso dei panni nel cestello (potete valutarlo semplicemente osservando se la lavatrice è piena o piena solo per metà). Avete caricato tutti capi scuri? Potete decidere di usare un detersivo apposito che permette ai capi scuri di mantenere un po' più a lungo la vivacità del loro tono. Per biancheria intima, collant e reggiseni ci vogliono due parole a parte. Anche se dalle etichette deducete che potete lavarli in lavatrice, abbiate un occhio di riguardo se volete che panni e lavatrice vivano il più a lungo possibile senza l'assistenza di un tecnico. I reggiseni con il ferretto, nell'arco del tempo, possono perderlo durante il lavaggio, incastrarsi nei fori del cestello, bloccarvi l'elettrodomestico, costringervi a mettere mano al portafoglio per chiamare l'assistenza idonea per rimuoverlo. Usate gli appositi contenitori che ci sono ora sul mercato e fate la stessa cosa per collant e biancheria un po' più delicata. Non li avete? Mettete tutto in una federa che sigillerete e infilerete insieme al resto dei panni. Buon lavaggio.

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