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Lavaggio a vapore per pavimenti

Lavare i pavimenti utilizzando il vapore equivale non solo a pulirli, ma anche a igienizzarli senza usare alcun detergente specifico.

di Redazione

25 giugno 2012

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Igienizzare

Lavare i pavimenti utilizzando il vapore equivale non solo a pulirli, ma anche a igienizzarli senza usare alcun detergente specifico. Lo sporco viene eliminato, la superficie si sgrassa e si igienizza infatti grazie al vapore saturo erogato dalle apposite lavapavimenti. Spesso i detergenti contengono elementi chimici i cui residui restano sulla superficie lavata anche se poi viene risciacquata con acqua. Così tali residui vengono poi in contatto con oggetti e persone e risultano pericolosi soprattutto per i più piccoli abitanti della casa, che sui pavimenti sono soliti giocare, o per i soggetti predisposti alle allergie. Se sul pavimento si sono accumulati residui chimici, al primo uso del vapore per pulirlo può essere che si formi della schiuma, segno della loro presenza. Il vapore provvederà ad eliminarli. Il vapore, utilizzato a 100°C, elimina la carica elettrostatica della polvere, contrasta ed elimina i batteri, igienizzando così la superficie su cui lo si utilizza.

Risparmiare

Il lavaggio a vapore consente anche di risparmiare. Sui detergenti, innanzitutto, che nella maggior parte dei casi contengono prodotti chimici. E anche sul consumo di acqua. Un apparecchio per il lavaggio a vapore dei pavimenti presuppone un consumo di 5-6 litri di acqua in un’ora se lasciata in continuo utilizzo. Per pulire un locale con una lavapavimenti a vapore, dunque, occorrerà molta meno acqua di quella che si consumerebbe riempiendo, coi metodi più tradizionali, almeno due volte un secchio d’acqua di almeno 4-5 litri. Non ultimo da considerare c’è anche il risparmio di tempo che il lavaggio a vapore comporta: la sua forza a 120°C ha un grande potere detergente e battericida, che non necessita risciacquo. Alcune macchine a vapore, poi, sono dotate anche della funzione aspirante, che accorcia ancor più i tempi di asciugatura del pavimento. In altre il vapore erogato è “secco” e quindi lascia le superfici con cui viene a contatto asciutte.

La scelta

Gli apparecchi in commercio per il lavaggio a vapore dei pavimenti si distinguono in base alla potenza delle loro caldaie, alla forza della pressione, alla capienza e all’autonomia in regime di emissione continua di vapore. Una prima scelta può essere quella fra le macchine generatrici di vapore e le semplici pistole a vapore. Dalla potenza delle caldaie degli apparecchi per il lavaggio a vapore, che variano da 1000 a 2500 Watt, dipendono i tempi di accensione e i consumi dell’apparecchio. Dalla capienza del serbatoio per l’acqua, invece, derivano l’autonomia e il tempo in cui la macchina si avvia. Ci sono macchine che vanno ricaricate di acqua più volte mentre vengono utilizzate. La pressione delle caldaie delle macchine per il lavaggio a vapore, espressa in bar, influenza la capacità pulente dell’apparecchio. Occorre che la macchina dia la possibilità di regolarla durante l’utilizzo.

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