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Coibentazione 8 consigli su come isolare la casa

Perché è vantaggioso coibentare la propria casa? Grazie all’isolamento termico si eliminano le perdite di calore, con risparmio energetico ed economico.

di Redazione

23 agosto 2018

coibentazione

Perché isolare casa: i vantaggi della coibentazione

Coibentazione, ovvero come isolare gli ambienti di casa per evitare dissipazione di calore, mantenendola calda durante la stagione fredda e fresca d’estate. L’obiettivo è avere un giusto comfort ed equilibrio termico in ogni mese e tagliare il consumo di energia, con bollette meno salate. Allo stesso tempo si può ottenere una migliore qualità dell’aria e anche aggiungere valore all’abitazione che acquisisce una classe energetica più elevata. Isolare una casa è possibile in fase di costruzione ma pure per edifici già esistenti. E sono previsti importanti sgravi fiscali. Le superfici coinvolte, a causa di un cattivo isolamento, sono tetti, sottotetti, pavimenti e pareti. L’isolamento avviene attraverso la realizzazione del cosiddetto cappotto, esterno (per le pareti esterne appunto), e interno, usando pannelli di materiali isolanti all’interno con diverse utili soluzioni e qualche accorgimento.

Isolare con gli infissi giusti

Per evitare le perdite di calore, prima di tutto sostituire gli infissi con modelli ad alta efficienza energetica. In base alla regione climatica, è buona norma passare da finestre deteriorate composte da vetri singoli, a infissi con doppio o triplo vetro che può essere temperato, stratificato, neutro o a controllo solare, riempiendo lo spazio della vetrocamera con gas inerti a bassa conducibilità termica, come l’argon. Importante è il valore della trasmittanza termica, che indica la capacità di un metro quadro di superficie di disperdere calore: più è bassa maggiore è l’isolamento. Tra gli infissi, sono consigliabili quelli a taglio termico, realizzati in alluminio, in grado di garantire una maggiore tenuta contro le dispersioni termiche. Inoltre, sono efficaci per risolvere il problema dei ponti termici, la normale tendenza che si verifica in natura di trasmettere calore da un corpo più caldo a uno più freddo. In questo caso il “difetto” (passate il termine) riguarda l’edificio che rilascia calore all’esterno quando fuori fa freddo. Eliminare i ponti termici significa impedire che il 30% del calore della casa se ne vada via nell’aria circostante. Occhio anche alle tapparelle: meglio quelle chiare o bianche, che mantengono il calore prodotto all’interno dell’appartamento. Eventuali infiltrazioni di aria fredda possono poi essere limitate con l’applicazione di guarnizioni para-spifferi in gomma, plastica o alluminio.

Isolare i cassonetti degli avvolgibili e i radiatori

Anche i cassonetti degli avvolgibili possono contribuire a stoppare la fuga di calore all’esterno dell’abitazione. Su tutta la superficie del cassonetto, internamente ed esternamente, può essere applicato materiale isolante sagomato a misura e dallo spessore di almeno 3 cm: in tal modo si risolve la dispersione termica in questa particolare area. Un altro consiglio riguarda i radiatori, dietro ai quali è possibile posizionare pannelli in alluminio isolanti e riflettenti, a contatto con la parete. In tal modo i caldi gradi che arrivano dal termosifone non si allontanano attraverso la parete ma vengono sollecitati a irradiarsi verso l’interno della stanza, aumentando la temperatura.

L’importanza del cappotto interno per le pareti verso l’esterno

Per isolare le pareti dell’abitazione che danno verso l’esterno, efficace è la soluzione del cappotto interno, ovvero l’utilizzo di pannelli isolanti di vario spessore, che hanno diversi vantaggi, oltre che ottenere isolamento termico con l’eliminazione di ponti termici, umidità, muffa, problemi di condensa, permettono pure un buon isolamento acustico. Tra i materiali termoisolanti, applicati con collanti traspiranti ed ecologici, preferire quelli di origine naturale, come sughero, fibre di legno, di lana, di cellulosa, per evitare la presenza di sostanze tossiche in quelli artificiali, come fibre di polistirene, poliuretano espanso, polietilene.

Contro-pareti e contro-soffitti: quando costruirle per coibentare

Una coibentazione efficace passa attraverso la costruzione di apposite contro-pareti su quelle esistenti, riducendo di qualche centimetro lo spazio vivibile degli ambienti. È frequente la messa in opera di contro-pareti in lastre di cartongesso, facile da applicare e versatile: lo spazio ottenuto tra queste e la parete vera e propria viene riempito da pannelli isolanti. Inoltre, se la casa interessata ha lunghezze delle pareti di 3 metri o più, si può realizzare un contro-soffitto, abbassando quest’ultimo di una trentina di cm, in modo da ridurre il volume riscaldabile. Utile poi isolare i pavimenti (in genere lo si fa con argilla espansa), in particolare quelli sopra ambienti non riscaldati, come garage, porticati o cantine.

L’importanza di isolare il tetto

Dal tetto può dissolversi fino al 40% del calore prodotto dal riscaldamento e quindi l’alternativa per limitare questo grave problema è coibentarlo. Si tratta di una incresciosa situazione che riguarda in particolare appartamenti all’ultimo piano o abitazioni indipendenti. A seconda delle situazioni, è possibile isolare dall’interno, ad esempio se l’edificio è terrazzato, ma talvolta è necessario intervenire dall’esterno e sulla copertura, rimuovendola, isolandola e quindi ricoprendola con nuova pavimentazione.

Isolamento termico: non dimenticare i tubi

Da ricordare che l’isolamento termico deve riguardare pure le tubazioni , anch’esse da coibentare con speciali guaine termo isolanti, di solito in poliuretano espanso, schiuma o spugna, per assicurare che non ci siano perdite lungo il percorso tra caldaia e radiatori. Questi, attenzione, mai coprirli con tende o accessori, perché in tal modo metterebbero a rischio le loro performance

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