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Raccolta differenziata, come farla

La raccolta differenziata è importante per salvaguardare l'ambiente e favorire il riciclo dei rifiuti. Come farla e come organizzarsi nel modo giusto.

di Redazione

24 febbraio 2017

Come fare raccolta differenziata

Come fare raccolta differenziata

Fare la raccolta differenziata nel modo corretto è fondamentale per inquinare meno e permettere il riciclo dei rifiuti. Sono in molti, però, a non avere le idee del tutto chiare. Può essere di aiuto a tal proposto il vademecum del Consorzio Italiano Compostatori. Per quanto riguarda l’umido, il primo passo per una corretta raccolta è la scelta del sacchetto, che deve essere di materiale compostabile; carta e bioplastica certificata (secondo la norma EN 13432) sono gli unici giusti. Per evitare cattivi odori il recipiente che contiene la frazione organica deve essere areato, ovvero dotato di fori per evitare la fermentazione dei cibi e la formazione di liquidi. Nel sacco dell’umido possono essere gettati tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di origine vegetale che animale, nonché gli avanzi. Nei cassonetti della carta e del cartone vanno invece buttati giornali, riviste, quaderni senza copertina plastificata, libri con copertine non plastificate, pacchi, pacchetti e scatole di cartone per alimenti, detersivi e scarpe, opuscoli, sacchetti di carta, imballaggi in cartone ondulato, astucci e fascette in cartoncino, fotocopie e modelli, brick del latte e succhi di frutta. Non bisogna gettare invece la carta unta, quella da forno e piatti e bicchieri di carta. I cassonetti per la plastica possono contenere bottiglie, flaconi dei detersivi e degli altri prodotti utilizzati per l’igiene della casa e della persona, vasetti di salse, creme e yogurt, bustine delle merendine, piatti e bicchieri monouso di plastica, imballaggi delle confezioni di acqua, bibite, rotoli di carta, imballaggi a bolle per elettrodomestici, buste di pasta, riso, patatine, cioccolatini, caramelle, imballaggi adoperati per il confezionamento dei capi di abbigliamento, blister e involucri sagomati, vaschette per il confezionamento di gelato, frutta e verdura, vaschette in plastica delle uova, reti per frutta e verdura.

Pattumiera raccolta differenziata

La raccolta differenziata riguarda anche il vetro; nelle ormai note “campane” bisogna gettare bottiglie, barattoli e qualsiasi altro contenitore realizzato con questo materiale. Ricordate però di svuotarlo completamente e pulirlo; non inserite bottiglie di vetro piene o semi-piene anche se si tratta solo di acqua. Non bisogna inoltre inserire nella raccolta del vetro le decorazioni in vetro soffiato, tutti i tipi di lampade e lampadine, i calici e i bicchieri di cristallo, le coppe e le pirofile in vetroceramica tipo pyrex, gli schermi degli apparecchi elettronici, pc, tv, smartphone e tablet e gli specchi. Acquistare le pattumiere per la raccolta differenziata di certo semplifica tutto, perché così già in casa si fa la necessaria suddivisione dei rifiuti e quindi poi non resta che collocarli nei cassonetti giusti. In commercio esistono numerosi set di pattumiere, dunque non è neanche necessario acquistarne tre separati; si trovano nei negozi di articoli casalinghi ma anche da Ikea, per esempio. Un altro modo per trovarli facilmente consiste nel rivolgersi al web: sui siti di e-commerce c’è l’imbarazzo della scelta.

Simboli raccolta differenziata

Non sempre è facile distinguere i vari materiali e la loro destinazione relativa alla raccolta differenziata: questo il motivo per cui imballaggi e confezioni riportano simboli della raccolta differenziata che costituiscono una guida per i consumatori. Il punto verde, caratterizzato da due frecce che compongono un cerchio, significa soltanto che l’azienda produttrice aderisce a qualche consorzio per lo smaltimento dei propri rifiuti. Il nastro di Moebius, triangolo composto da tre larghe frecce verdi, spiega che un prodotto è composto almeno in parte con materiali riciclabili oppure che è esso stesso riciclabile (o entrambe le cose) Ad attestare in modo univoco la possibilità di riciclare i materiali è invece il triangolo con tre frecce, che contiene al suo interno un numero e, sotto, una sigla. Il triangolino con il numero 7 indica tutte le plastiche che non possono essere riciclate; i simboli che differenziano i materiali plastici riguardano il polietilene tereftalato (PET), il polietilene ad alta densità (HDPE o PE – HD), il cloruro di polivinile (PVC o V), il polietilene a bassa densità (LDPE), il polipropilene (PP), il polistirene o polistirolo (PS). Ulteriori simboli dal 7 al 19 indicano tutti altre plastiche non riciclabili. Tali materiali sono da destinare alla raccolta indifferenziata. Veniamo alla carta: la numerazione dal 20 al 22 riguarda gli imballaggi e gli oggetti recuperabili, poi si prosegue fino al 40 con oggetti non recuperabili. Il triangolino numero 20 con la sigla PAP si riferisce al cartone ondulato, tipicamente quello di scatoloni e imballaggi. Il simbolo PAP 21, invece, indica il cartone non ondulato, spesso utilizzato per le confezioni alimentari. Il successivo PAP 22 indica la carta semplice, comprendente i sacchetti di carta, la carta di giornali, alcuni tipi di carte alimentari. Il vetro è siglato GL: 70 per il vetro trasparente o incolore, 71 per le bottiglie di colore verde, come quelle per il vino, e il numero 72, per le bottiglie marroni come quelle della birra. I numeri successivi, dal 73 al 79, indicano invece oggetti in vetro non riciclabili.

Raccolta differenziata porta a porta

La raccolta differenziata porta a porta comporta diversi vantaggi, in primis l’incremento del numero di materiali riciclati (75-80 per cento). Permette inoltre di responsabilizzare tutti i cittadini sul corretto conferimento dei diversi materiali e di eliminare dalle strade i classici cassonetti con un netto miglioramento dell’arredo urbano. La raccolta giornaliera avviene sulla base del calendario predisposto dai singoli comuni: ai cittadini vengono forniti i sacchetti per la raccolta di vetro, plastica, carta, che poi devono essere lasciati fuori dall’abitazione nei giorni e negli orari stabiliti. Ad esempio, il lunedì è il giorno previsto per la raccolta della carta, il martedì quello per la raccolta dell’umido e così via. Alcuni comuni prevedono delle sanzioni nel caso in cui i sacchetti non risultino ben chiusi. Inoltre, per ragioni di decoro, in molte città non è possibile lasciare fuori i rifiuti prima delle 22.

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