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Oleandro

L'oleandro, chiamato Nerium oleander, è un arbusto sempreverde originario dell'Africa settentrionale e del sud-est asiatico che può raggiungere i 20 metri di altezza.

di Redazione

30 dicembre 2013

oleandro

Come piantare l'oleandro

L'oleandro, chiamato Nerium oleander, è un arbusto sempreverde originario dell'Africa settentrionale e del sud-est asiatico che può raggiungere i 20 metri di altezza. Produce abbondanti fiori dalle differenti colorazioni, tra cui il bianco, il rosa, il salmone, il rosso e il giallo. L'oleandro è una pianta che prospera meglio in climi caldi e in pieno sole, anche se può crescere in una zona di ombra parziale. Le sue foglie crescono densamente: ecco perché questa pianta è sicuramente una buona scelta per la realizzazione di siepi e per decorare ringhiere e balconate in maniera davvero affascinante. Prima di procedere, procuratevi tutto il materiale necessario, che consiste in una pala, un sacchetto di materia organica e acqua mineralizzata. Iniziate a scavare delle buche per le piante di oleandro, aiutandovi con la pala. Queste devono essere pari a 2 o 3 volte la dimensione delle radici. Inserite le piante nelle buche appena ricavate, cercando di tenerle ben diritte. Aggiungete poi della materia organica che servirà da torba per il terreno. Situate le piante di oleandro nel terreno appena dopo la fioritura e non oltre settembre. Se volete creare siepi o cespugli, distanziateli di circa 5 metri tra loro. Ad esempio, se desiderate realizzare una copertura di 20 metri, sistemate quattro piante ad intervalli di 5 metri, per lasciare lo spazio necessario di crescita agli oleandri. Fatto questo, irrigate il terreno intorno alle piante. Create una banchina da 10 cm in prossimità delle radici, in modo che rimangano ben idratate. Eseguite la fertilizzazione solo se ci sono segni di scarsa alimentazione della pianta, come la caduta di piccole foglie e la loro scoloritura. Se necessario, utilizzate un concime bilanciato in primavera e ripetete la somministrazione in autunno. Piantate dei paletti per tenere gli arbusti in posizione verticale in modo uniforme lungo la linea di copertura.

Come si esegue la potatura dell'oleandro

L'oleandro è una pianta estremamente versatile e decorativa. Questo arbusto sempreverde può essere usato come una siepeo come elemento d'accento. Dal momento che resiste bene alle condizioni urbane, è una buona scelta se abitate in città. L'importante è sistemare l'oleandro in una zona irradiata dalla luce del sole. Per mantenere le condizioni ottimali, è essenziale eseguire una regolare e corretta potatura. Eseguitela in primavera o dopo la fioritura, in modo che possa produrre nuovi boccioli. Rimuovete i rami secchi e danneggiati durante la stagione invernale, e gli steli che strofinano uno contro l'altro. Prima di potare i rami, sterilizzate le cesoie con l'alcool o una soluzione composta da una parte di candeggina e nove parti di acqua. In questo modo eviterete contaminazioni batteriche. Tagliate i rami appena sopra il nodo esterno, tenendo la lama inclinata di 45 gradi. Rimuovete i ramoscelli spezzati ogni volta che li trovate, per impedire l'ingresso di insetti e le conseguenti malattie. Il legno dell'oleandro è abbastanza fragile, quindi controllate il vostro arbusto dopo forti piogge, grandinate o nevicate. Potate eventuali polloni, noti anche come germogli d'acqua, ogni volta che appaiono. Queste malformazioni verticali in rapida crescita deturpano gli steli che si irradiano alla base delle radici, impedendo il corretto afflusso delle linfa, essenziale per donare forza e nutrimento alla pianta, oltre ad inibire la sua fioritura. Rimuovete anche eventuali germogli nella parte alta. Togliete i grappoli sbiaditi, completi dell'estremità dello stelo, per incoraggiare la rifioritura. Se vivete in una zona soggetta alle gelate, proteggete la pianta con un telo di cellophane durante l'inveno e potatelo solo con l'arrivo della primavera. Ringiovanite i vecchi arbusti rimuovendo gli steli stecchi. Infine, provvedete a tagliare un terzo dei vecchi fusti al livello del suolo il primo anno per rinforzare le radici.

Come evitare l'infestazione degli afidi nell'oleandro

Gli afidi possono danneggiare gli oleandri, se non tenuti sotto controllo. Questi parassiti sono anche comunemente denominati afidi euforbia. È possibile individuare gli afidi molto facilmente. Il corpo è ovale, di colore giallo e con macchie nere. Gli afidi devono essere eliminati non appena si individuano, perché tendono a succhiare la linfa degli oleandri penetrando nel fusto attraverso i loro denti aguzzi. Una volta che la linfa diventa insufficiente, l'oleandro ingiallisce e può anche morire, se l'infestazione è abbastanza estesa. Fortunatamente, è possibile controllare gli afidi senza l'utilizzo di un insetticida chimico, che potrebbe danneggiare le piante circostanti o l'oleandro stesso. Per prima cosa, bagnate il vostro oleandro con la canna da giardino. Con un innaffiatoio irrorate di acqua i petali, specie nella parte anteriore, perché è la zona di uscita di questi fastidiosi parassiti. Questo semplice accorgimento è utile se gli afidi sono pochi. In caso contrario, dovete procedere diversamente. Versate due cucchiai di sapone neutro liquido in un flacone spray vuoto. Riempite poi la bottiglia con acqua tiepida, meglio se minerale. Otterrete un sapone insetticida homemade davvero molto efficace e totalmente innocuo per l'oleandro. Erogatene una quantità sufficiente sulle radici e nella zona anteriore dei petali. Ripetete l'operazione fino a quando non noterete più la presenza degli afidi.

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