Correttezza visiva e benessere fisico
Forse in pochi pensano al fatto che molti malesseri fisici, come emicranie, dolori agli occhi, mal di testa ecc, possano essere causati da un’insufficiente, a volte esagerata oppure scorretta illuminazione degli ambienti. Un’illuminazione ambienti mal progettata, insufficiente o troppo forte, eccessivamente artificiale a scapito della naturale, alla fine può causarci malesseri anche davvero molto fastidiosi. Prima di tutto, la cosa fondamentale da fare quando se ne ha la possibilità, è avvalersi di luce naturale, il più possibile. E’ la luce più corretta ed equilibrata, di cui l’ambiente ha bisogno, insieme ai nostri occhi e alla nostra psiche. Quando invece non ci si può avvalere di questa tipologia di luce, si deve optare per una luce artificiale, correttamente calcolata e studiata, per non arrecare danni né discomfort. In foto: lampada Arco di Flos, designer Castiglioni
Tipologie d’illuminazione
Nella scelta di punti luce per l’illuminazione ambienti bisogna considerare oltre all’aspetto estetico, anche quello funzionale, il luogo d’installazione del punto luce, la tipologia e la quantità di luce che vogliamo sia emessa dalla nostra fonte. Esistono diverse tipologie di apparecchi, ma possiamo distinguerli in due grandi categorie: lampade da appoggio da terra o da tavolo e lampadari da muro, che siano faretti, applique, lampade a sospensione o plafoniere. Ognuna di questa ha una differente modalità di propagazione della luce: un faretto avrà una luce puntuale, un plafoniera più diffusa, un lampadario a sospensione creerà maggiore luce diffondendosi nello spazio e nell’ambiente direttamente, dalla lampadina, e indirettamente, per diffusione dalla cupola sui cui rimbalzerà la luce diretta. Ognuna di queste tipologie di apparecchio creerà un effetto diverso secondo la tipologia, plasmando la luce su oggetti e arredi, in modo particolare, creando atmosfere e spazi unici. In foto: lampada Tolomeo di Artemide, designer Richard Sapper
M’illumino di design
La luce oggi è uno dei fondamentali punti di cui si occupa il design industriale: arte e forma s’intersecano per dare nuova immagine a questi apparecchi, che diventano sempre più oggetti d’arredo e parte integrante nelle nostre case. Un esempio può essere la lampada Bourgie di Kartell, disegnata dal designer Ferruccio Laviani: la luce attraverso la plastica nervata si proietta negli ambienti accarezzandoli e creando giochi di luce sui muri. Altro pezzo di storia, la lampada Arco di Flos progettata da Castiglioni: un elemento di una eleganza inaudita, con forte valenza formale e materica. Non possiamo inoltre dimenticare l’innovativo sistema di bilancieri della lampada da tavolo Tizio per Artemide, disegnata dal grande Richard Sapper: un oggetto di grande eleganza tecnico-formale, funzionalità e adattabile ad ogni situazione. La luce che ha fatto storia. In foto: lampada da tavolo Bourgie di Kartell, designer Ferruccio Laviani