Lampadari

Apparecchi illuminanti

Apparecchi illuminanti: scopriamo insieme tutta la gamma di lampade, lampadari e applique e il loro posizionamento a terra, a soffitto, a parete, e molto altro

di Redazione

13 agosto 2013

lampada eclisse

Tipologie e posizionamento

Gli apparecchi illuminanti possono essere divisi secondo differenti caratteristiche, ma in primo luogo, rispetto al luogo e al tipo di montaggio. Possono essere a sospensione, a soffitto, da terra, a parete, da tavolo, e incassati, oppure anche montati su binari o speciali luci per l’emergenza. Essi costituiscono la parte esterna che contiene la sorgente luminosa, e sono caratterizzati fondamentalmente da due funzioni: • Indirizzare il flusso emesso dalle sorgenti luminose, in modo opportuno rispetto all’azione che si deve svolgere in quel determinato luogo; • Proteggere le sorgenti luminose da polvere, da acqua e tutto ciò che potrebbe danneggiarle. Sono costituiti fondamentalmente da tre parti: la carenatura, il gruppo elettrico e il gruppo ottico. In foto: lampada Eclisse di Artemide

Lampade da terra

Gli apparecchi illuminanti posti a terra sono la soluzione più semplice per illuminare qualsiasi luogo. La luce che ne risulta è morbida e ben diffusa, spesso stemperata sui muri a riflessione. Possono essere posizionabili anche una volta installate poiché sono alimentate da un cavo, più o meno lungo che anche se piuttosto scomodo poiché potrebbe intralciare, né dà comunque possibilità di differente posizionamento conferendo flessibilità di illuminazione. Unico lato dolente, prestare attenzione alla loro ubicazione poiché devono essere posizionate a distanza da oggetti infiammabili e luoghi in cui esse possano essere urtate. In foto: lampada Arco di Flos, designer Achille Castiglioni

Lampade da tavolo

La lampada da tavolo è posizionabile in ogni luogo di piccole dimensioni rialzato, su cui debba essere svolto un lavoro che richieda una luce quasi di precisione. Associata a una buona fonte luminosa diffusa a soffitto o a parete, è perfetta per svolgere lavori di precisione, o per scrivere, o ancora per disegnare su un piano che sia di lavoro. In foto: lampade da tavolo Air, di LZF

Lampade a soffitto e a sospensione

Le lampade da soffitto sono apparecchi illuminanti che vengono montati direttamente sul solaio nella parte inferiore, ed hanno un’emissione di luce può essere distribuita al massimo su 180 gradi. I fili e l’alimentazione devono essere nascosti, e per fare questo si impiegano opere murarie, a meno che non siamo in cantine o luoghi in cui l‘interesse estetico possa essere lasciato da parte e quindi possano essere lasciati a vista. Le lampade a sospensione invece pendono dal soffitto tramite cavetti o barre rigide, proponendosi in una grande varietà di soluzioni. Essendo sospese, possono garantire un’illuminazione a 360°, di tipo diffuso. In foto: lampadario Nearco di Artemide

Lampade a incasso

In presenza di controsoffitto è possibile posizionare apparecchi illuminanti a scomparsa, o meglio ad incasso. In questo modo si nasconderanno in automatico le linee elettriche ed eventuali cavi di alimentazione della luce. La loro scelta tipologica è condizionata dal tipo di materiale con cui è realizzato il controsoffitto e dall’energia che può essere smaltita dallo stesso. Gli incassi possono essere anche da parete, creando in questo caso scenografici effetti di luce.

Lampade a parete

Questi apparecchi luminosi han la caratteristica di permettere un’emissione di luce diffusa nell’ambiente e la luce prodotta è morbida e addolcisce le ombre, a differenza dell’illuminazione prodotta da apparecchi a soffitto oppure sospesi. Ottime anche per illuminare pareti verticali e per dare rilevanza a determinati oggetti, che siano essi libri o sculture, o ancora quadri posti su pareti verticali. Donano particolari effetti luminosi sulle pareti, e ricreano particolari elementi decorativi sulle pareti, sia con la luce sia con la loro presenza. In foto: Verbatim Velve moduli OLED

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