Quanti watt per la lampada da comodino
Non è solo questione di estetica. La lampada da comodino deve garantire in camera da letto la giusta illuminazione. Non deve essere violenta e/o eccessiva, ma quel tanto che basta per fare luce attorno al letto, concedere di trovare la strada del bagno e/o la lettura di un libro. Ma quanti watt deve avere la lampada da comodino? In genere si parla di 40/46 watt. Per le diverse funzionalità di questa lampada tradizionalmente chiamata abat-jour, è importante la presenza del cosiddetto dimmer, un dispositivo che, a seconda delle necessità, serve a regolare l’intensità della luce, influenzata anche dalla forma del paralume che ne deve garantire il giusto passaggio. Pure il colore è determinante, meglio chiaro, neutro, per assicurare un’illuminazione soffusa e rilassante. Un classico per una camera da letto elegante e prestigiosa è la lampada da comodino Lacrima di Cangini & Tucci, con la base in prezioso vetro soffiato e paralume plissettato. Alla tradizionale misura di 18 cm di diametro per un’altezza di 55 cm, potenza 40 watt, si associa la sorella più grande, 26 cm di diametro, 75 di altezza, potenza di 60 watt, non proprio proibita per un comodino.
Lampade da comodino di design
Una continua sperimentazione in termini di forme e materiali, innovativi o tradizionali spesso incredibilmente mixati tra loro, con l’obiettivo di ottenere prodotti originali e funzionali, in cui l’estetica sia anche sinonimo di praticità. Questa è l’idea alla base delle lampade da comodino di design, piccoli-grandi capolavori di creatività che regalano carattere e unicità in camera da letto. Bon Jour Versailles di Flos, design di Philip Starck, ha la base in polimetilmetacrilato che forma anche il paralume disponibile pure in tessuto plissettato. Sormontata da una piastra metallica/cromata, funziona a luce led diffondendo luce calda e naturale. C’è anche una versione identica con base in vetro proposta da Baccarat.
Che lampada mettere su un comodino vintage
Nell’arredamento, il bello del vintage è la sua non precisa classificazione. E cioè? Vintage può indicare un arredo disegnato nei diversi periodi del secolo scorso, anche solo venti anni fa. Oppure può richiamare atmosfere industrial, molto di tendenza o, magari, certi mood romantici e shabby chic. Ma il vintage, che vuol dire anche contaminazione di stili, significa creare armonie o contrasti anche molto forti, dipende, tutto è possibile senza limiti di arredo. E allora, che lampada mettere su un comodino vintage? Un lume di legno con paralume arricciato e ricco di merletti può andar bene su un mobile shabbato di bianco, ma anche una lampada di metallo di fine anni ’70. Una lampada fai-da-te formata da materiali di recupero è perfetta su un comodino che ricorda l’ambiente di un’officina, ma lo è altresì una con la base in cristallo o in look Liberty. Si tratta di un continuo gioco di luci che esaltano le differenze o si accordano con esse. L’importante è creare quella certa atmosfera che invita al riposo e al relax. Atmosfera speciale che crea Eva di Oluce, corpo sferico in metallo da immaginare su un comodino di legno scrostato per apprezzarne le diversità che arricchiscono l’ambiente. Racchiude una luce led, la cui intensità è regolabile dalla calotta mobile telescopica. Così ricrea le fasi lunari all’interno di una bedroom carica di emozioni illuminanti, o meno.
Lampade da comodino a led
Le lampade a led, come si sa, rispetto alle vecchie luci a incandescenza o alogene, hanno diversi vantaggi:
- un risparmio energetico superiore, a parità di potenza;
- un flusso luminoso più intenso;
- minor sviluppo di calore, poiché le lampadine rimangono abbastanza fredde anche dopo tante ore di accensione;
- lunga durata.