Introduzione all'Imu
Tra polemiche e dichiarazioni, sicuramente uno degli argomenti più diffusi degli ultimi tempi è stato l'Imu. L'Imposta Municipale Unica, che va a sostituire la vecchia Ici risulta di certo molto indigesta alla gran parte degli italiani. Tutti cercano di capirne e di saperne di più. Per i più si tratta di una vera e propria stangata sulla casa, per altri una decisione obbligata per risanare i conti dello stato. Qualunque sia la verità non cambia la sostanza del discorso. Molti infatti vorrebbero capire più nel dettaglio l'imposta, con particolare attenzione alle modalità con cui si calcola l'Imu; ciò perché non si tratta di una semplice reintroduzione della tassa sulla casa chiamata ICI, ma è una nuova imposta che segue regole e moltiplicatori diversi. Si tratta infatti di una più onerosa tassa rispetta a quella che gli italiani pagavano fino a qualche anno fa, come dimostrano anche le aliquote più alte. Elemento più importante che ci fa capire la rivoluzione del settore che il governo ha voluto varare è quello delle rivalutazioni delle rendite catastali; in questo modo cambiano gli elementi per calcolare l'imposta e di conseguenza anche l'ammontare che ogni contribuente deve all'erario. Ecco quindi poche e concise informazioni per chiarirvi molti aspetti di questa agognata imposta e come calcolarla.
Aliquote e rendite catastali
Per capire come si calcola l'Imu è di fondamentale importanza prendere dimestichezza con i concetti di aliquote e rendite catastali. L'aliquota è il tasso, fisso o variabile, adoperato per stabilire l'ammontare di un tributo ed indicata in forma percentuale. Per quanto riguarda l'Imu l'aliquota da cui si parte è del 4 per mille, ma non è finita qui. Infatti ogni comune ha la possibilità di variare l'aliquota per un intervallo che va dal 2 al 6 per mille. Diverso è però il caso di appartamenti non adibiti ad abitazione principale, in questo caso si parte da un'aliquota base del 7,6 per mille. Per queste abitazioni ogni comune ha la possibilità invece di aumentare o diminuire l'aliquota del 0,3%; pertanto si potrà andare dal 4,6 al 10,6 per mille. Si prevedeva una diversa aliquota per i proprietari di molti immobili, ovvero si pensava ad un calcolo progressivo; si è trattata però solo di un'iniziativa, in quanto il poco tempo a disposizione e la stessa urgenza dell'intervento non hanno reso possibile effettuare i dovuti studi. La rendita catastale invece è un valore puramente fiscale che viene utilizzato per valutare l'immobile ai fini della tassazione; si tratta quindi della base imponibile del tributo sulle proprietà immobiliari. Vediamo quindi l'importanza di tale elemento per il calcolo pratico dell'Imu. Prima di tutto segnaliamo anche qui delle vere e proprie rivoluzioni, in quanto è stato aumentato di molto il valore. Infatti mentre prima si moltiplicava il valore catastale dell'immobile per la rendita catastale aumentata del 5% (si aveva cos^ un coefficiente medio di 100, ma variava a seconda della destinazione dell'immobile), oggi invece con l'Imu si parla di una rivalutazione di circa il 60% che fa così aumentare il coefficiente moltiplicatore medio fino a 160. Si tratta sicuramente di una scelta molto azzardata, in quanto tale decisione va a colpire indiscriminatamente ogni immobile senza prenderne in considerazione l'ubicazione e la destinazione d'uso.
Calcolo pratico dell'Imu
Vediamo ora un pratico esempio per insegnare e capire finalmente come si calcola l'Imu. Pensiamo il caso in cui fossimo proprietari di un immobile adibito ad abitazione principale e dalla rendita catastale di 1000 euro. Come prima operazione dobbiamo capire con esattezza la rendita ai fini Imu. Pertanto moltiplichiamo i nostri 1000 euro per la rivalutazione del 5%, moltiplicati poi per 160; avremo così tale operazione: 1000 x 1,5 x 160=240000. Dopo che abbiamo così calcolato la nostra rendita catastale possiamo così procedere al calcolo vero e proprio della nostra Imu. Abbiamo detto che stiamo calcolando il valore di un immobile destinato ad abitazione principale pertanto calcoliamo la nostra imposta con aliquota base al 4 per mille. Avremo quindi che l'Imu per la nostra abitazione sarà uguale al 4 per mille del valore della rendita catastale dell'immobile, in questo caso il risultato è 960 euro. Se allo stesso modo volete calcolare l'imposta anche per un immobile con destinazione d'uso diversa, vi basterà semplicemente cambiare l'aliquota ma il procedimento è lo stesso. Vi consiglio comunque di controllare sempre, prima di procedere al calcolo concreto dell'Imu, l'aliquota fissata dal vostro comune che sarà pubblicata anche sul sito internet ufficiale.