Norme

Assicurazione casalinghe guida

L’assicurazione casalinghe è una polizza assicurativa obbligatoria e in grado di tutelare una tra le mansioni più pericolose: la casalinga. Gli infortuni domestici sono molto frequenti.

di Redazione

29 gennaio 2015

Casalinghe assicurazione

Assicurazione casalinghe: informazioni base

L’assicurazione casalinghe è una polizza assicurativa che deve essere stipulata da uomini o donne, tra i 18 e i 65 anni,che svolgono a tempo pieno questa mansione gratuita. È stata resa obbligatoria dal 2001 e consiste nel pagamento di un bollettino prestampato di circa 12,91 euro annuali. Quest’importo risulta gratuito per quei soggetti che si trovano in una condizione di svantaggio economico, i quali devono recarsi presso la sede INAIL della propria città e attestare questo stato di svantaggio. Per quanto riguarda il soggetto singolo, risulta esonerato dal pagamento della tassa annuale se il suo reddito annuo non supera i 4600 euro circa; per la casalinga appartenente a un nucleo familiare il reddito massimo deve essere di circa 9000 euro. Se non si paga la rata dell’assicurazione si andrà incontro a interessi moratori. Dal punto di vista degli infortuni, il soggetto viene risarcito se l’INAIL conferma uno stato di invalidità permanente di almeno 27% (retribuendo mensilmente l’invalido) e in caso di morte, l’ammontare da trasmettere agli eredi sarà calcolato alla stessa maniera di un’assicurazione sulla vita.

Assicurazione casalinghe: soggetti e requisiti

L’assicurazione per le casalinghe è una polizza che interessa i soggetti di sesso maschile e femminile con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni che svolgono questo lavoro senza percepire alcuna retribuzione e senza un vincolo di subordinazione. Se il soggetto era iscritto alla Mutualità pensioni passa in automatico in questo nuovo fondo previdenziale. Per quanto riguarda i requisiti che ogni persona deve avere, occorre in primo luogo che il soggetto non svolga nessun lavoro dipendente o autonomo per il quale sia iscritto a un altro ente o cassa di previdenza. Se invece svolge un lavoro continuativo ma a orario ridotto, è necessario che il soggetto riporti il periodo di assicurazione obbligatoria al fine di determinarne il diritto alla pensione. Questa condizione si verifica quando il soggetto non è titolare di una pensione diretta, lavoratore parasubordinato o agricolo, lavoratore domestico o dipendente. Infine, per il lavoratore dipendente, questa condizione di stipula della polizza per casalinghe, si verifica nel momento in cui si accreditano giornate lavorative retribuite in numero inferiore rispetto a quelle lavorate.

Assicurazione casalinghe: domanda

Per accendere un’assicurazione per casalinghe, occorre sia possedere i requisiti precedentemente citati, ma anche compilare nella giusta maniera la domanda. Prima di procedere con l’analisi della domanda, è necessario ricordare che essa non deve essere presentata da quei soggetti precedentemente iscritti alla Mutualità pensioni in quanto avviene uno spostamento d’ufficio all’assicurazione per casalinghe. La presentazione della domanda avviene presso la sede Inps, per convenienza in quella più vicina al proprio domicilio; in alternativa può essere inoltrata per via telematica accedendo al sito dell’Inps o mediante Call Center. In quest’ultimo caso è necessario chiamare il numero verde rintracciabile presso le guide telefoniche, online o altro. Successivamente all’analisi dei requisiti e della domanda stessa di accensione di questa polizza assicurativa, si riceve per posta la lettera di accettazione, dei bollettini precompilati e tutte le istruzioni su come effettuare i versamenti. Nel caso la domanda risulti respinta, si riceverà sempre una lettera raccomandata con il rifiuto e la motivazione di tale atto.

Assicurazione casalinghe: versamenti

Come già affermato in precedenza, la stipula dell’assicurazione per casalinghe precede la redazione di una domanda, alla quale fa seguito l’accettazione o il rifiuto da parte dell’inps di aprire questa tipologia di assicurazione. Nel primo caso, oltre alla domanda di accettazione si ricevono dei bollettini prestampati con i quali effettuare annualmente i versamenti dei contributi anno per anno. Oltre a questo, il primo anno è necessario accreditare anche i contributi precedenti la data di presentazione della domanda (tutti i dettagli di questa fattispecie sono riportate in un documento che accompagna i bollettini e la domanda di accettazione). Se l’assicurato versa un contributo cumulativo dei contributi senza specificare gli anni, la copertura è calcolata per 12 mesi rispetto al minimale oppure si distribuisce la somma contributiva in 6 anni (dal 1997 al 2002 circa). i versamenti dei contributi sono sospesi nel momento in cui il soggetto riprenda il lavoro o se è pensionato. È bene sapere che i contributi possono essere pagati anche se la casalinga si trova in indennità di disoccupazione e condizioni simili che indicano la cessazione del rapporto di lavoro stesso.

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