Norme

Classe energetica edifici

La classe energetica degli edifici, prende in considerazione il consumo effettivo di energia di cui ha bisogno un immobile per mantenere tutte le sue funzioni.

di Redazione

30 agosto 2014

Classe energetica

Classe energetica: cos'è

La classe energetica di un edificio, è una tabella che indica le diverse categorie a cui può appartenere un immobile, ed ogni categoria corrisponde a valori di consumi più o meno bassi. Attraverso questa tabella, si possono ottenere delle efficaci informazioni riguardo ai consumi che vi sono effettivamente in quell'edificio, al fine di fare una scelta consapevole nel caso in cui si voglia acquistare l'immobile o si voglia soltanto affittarlo. In Europa, circa il 40 % dei consumi di energia è rappresentato dal settore terziario ed immobiliare, non è difficile quindi immaginare quanto siano alti i valori di emissioni nocive, ed è proprio per questo che si punta a rendere sempre più efficienti gli edifici dal punto di vista energetico, appunto per ridurre al minimo i danni ambientali. Ciò viene fatto attraverso una certificazione che viene rilasciata dai costruttori o dai venditori, che indica a che classe energetica appartiene l'immobile. Fonte: feboenergia

Da cosa dipende la classe energetica degli edifici

La classe energetica degli edifici, può essere differente in base al territorio in cui l'edificio si trova, dal momento che ogni Comune può stabilire delle disposizioni differenti in base ad altri luoghi. Un esempio che viene di solito preso in considerazione, è quello della Regione Lombardia, che prevede otto categorie che vengono calcolate in base al fabbisogno di energia primaria che serve per riscaldare ogni metro quadro in un edificio. Prendere in considerazione soltanto l'energia necessaria per il riscaldamento, può non sembrare sufficiente, ma questo tipo di energia viene determinata da diversi elementi: dalla tipologia di impianto di riscaldamento in dotazione più i materiali di cui è composto, se sono o meno presenti materiali isolanti e conseguentemente se vi è o meno dispersione di calore e così via. Fonte: retetoscanacasa

Come viene assegnata una classe energetica

Per fare in modo che venga assegnata una classe energetica piuttosto che un'altra ad un edificio, vengono presi in considerazione alcuni fattori, cioè il cosìdetto E01, che costituisce la media aritmetica di tutte le certificazioni che sono state effettuate nel corso del tempo. Nel corso della certificazione energetica, ad un edificio, può essere assegnato un punteggio variabile da un minimo di 1 ad un massimo di 10. In base a questo punteggio, si assegnerà poi la classe energetica, variabile da A+ a G. La classe energetica più indicativa di risparmio è A+, a cui viene assegnato un punteggio di 10, nel caso in cui sia necessaria poca energia primaria per provvedere al riscaldamento. Tutte le classi inferiori hanno un punteggio decrescente fino ad arrivare alla classe G, con punteggio 0, che viene applicato nel caso in cui un edificio necessiti di moltissima energia primaria per poter provvedere al riscaldamento. Fonte: lagomaggiorecase

Classe energetica: tabella

La tabella della classe energetica indica nel dettaglio i consumi riguardanti soprattutto il riscaldamento invernale, in base alla classe energetica di appartenenza. Ad ogni classe energetica, corrispondono dei valori diversi di consumi, in modo che gli acquirenti di un immobile che intendono acquistarlo o semplicemente affittarlo, possano avere delle informazioni chiare su quali saranno i costi da affrontare, per non avere poi delle brutte sorprese in futuro. Gli immobili appartenenti alla classe A+ hanno un consumo di kwh pari a 14 per m2, quelli appartenenti alla classe A di 29 Kwh per m2, classe B di 58 Kwh per m2, classe C di 87 kwh per m2, classe D di 116 kwh per m2, classe E di 145 kwh per m2, classe F di 175 kwh per m2, mentre la classe G prevede diverse categorie di consumi comunque alti e appartenenti ai punteggi più bassi. Fonte: uberti25

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