Norme

Detrazioni ristrutturazioni

La manutenzione della casa è sempre più conveniente grazie alle nuove normative relative alle detrazioni per le ristrutturazioni di immobili. Scopriamo come ottenerle.

di Redazione

05 gennaio 2015

detrazioni ristrutturazione

Le detrazioni per ristrutturazione

Le detrazioni per la ristrutturazione edilizia riguardano quegli interventi volti a migliorare le condizioni dell'immobile oggetto degli interventi. È possibile chiedere la detrazione del 50% di quanto speso per diverse fattispecie di attività. Per le singole unità immobiliari residenziali rientrano le opere di manutenzione straordinaria, di restauro, di ristrutturazione e risanamento edilizio senza tenere conto della categoria catastale dell'immobile né dell'eventuale ruralità dello stesso. Anche la costruzione di posti auto o box pertinenziali rienta in tale tipologia. Di impatto economico e sociale sono gli interventi attuati per l'eliminazione delle barriere architettoniche e degli ostacoli, interni o esterni, che facilitano la mobilità dei soggetti portatori d'handicap. Inoltre si possono richiedere le detrazioni per ristrutturazione anche per le opere utili alla prevenzione di eventuali illeciti compiuti da terzi come il furto. Anche le parti comuni dei condomini rientrano in tali casistiche. Non è consentito richiedere il recupero d'imposta nel caso di nuove costruzioni o di ampliamenti edilizi.

Detrazione del 50

Le detrazioni per la ristrutturazione edilizia riguardano quegli interventi volti a migliorare le condizioni dell'immobile oggetto degli interventi. È possibile chiedere la detrazione del 50% di quanto speso per diverse fattispecie di attività. Per le singole unità immobiliari residenziali rientrano le opere di manutenzione straordinaria, di restauro, di ristrutturazione e risanamento edilizio senza tenere conto della categoria catastale dell'immobile né dell'eventuale ruralità dello stesso. Anche la costruzione di posti auto o box pertinenziali rientra in tale tipologia. Di impatto economico e sociale sono gli interventi attuati per l'eliminazione delle barriere architettoniche e degli ostacoli, interni o esterni, che facilitano la mobilità dei soggetti portatori d'handicap. Inoltre si possono richiedere le detrazioni per ristrutturazione anche per le opere utili alla prevenzione di eventuali illeciti compiuti da terzi come il furto. Anche le parti comuni dei condomini rientrano in tali casistiche. Non è consentito richiedere il recupero d'imposta nel caso di nuove costruzioni o di ampliamenti edilizi.

Detrazioni ristrutturazioni 2013

Le categorie elencate comprendono in realtà tipologie di interventi pratici non immediatamente chiari. Per esempio, tra gli interventi per i quali si ha diritto alle detrazioni per ristrutturazioni nel 2013 troviamo l'installazione di cancelli e porte blindate. Così come le tapparelle antieffrazione e i vetri antisfondamento. Particolare importanza ricopre la bonifica dall'amianto, anch'essa detraibile. Per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni condominiali, a differenza degli altri immobili, è possibile detrarre anche le opere di manutenzione ordinaria. In tal caso si dovrà decidere l'intervento con delibera dell'assemblea di condominio. La pratica per ottenere le detrazioni resta a carico di ogni condomino per la sua quota di competenza. Tra le spese sono ammesse a detrazione anche quelle per l'acquisto diretto dei materiali necessari per la ristrutturazione, quelle di progettazione e di prestazioni professionali a queste legate. È recuperabile anche il 50% di quanto pagato per le perizie e i sopralluoghi.

Quali spese rientrano nella detrazione

Le categorie elencate comprendono in realtà tipologie di interventi pratici non immediatamente chiari. Per esempio, tra gli interventi per i quali si ha diritto alle detrazioni per ristrutturazioni nel 2013 troviamo l'installazione di cancelli e porte blindate. Così come le tapparelle antieffrazione e i vetri antisfondamento. Particolare importanza ricopre la bonifica dall'amianto, anch'essa detraibile. Per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni condominiali, a differenza degli altri immobili, è possibile detrarre anche le opere di manutenzione ordinaria. In tal caso si dovrà decidere l'intervento con delibera dell'assemblea di condominio. La pratica per ottenere le detrazioni resta a carico di ogni condomino per la sua quota di competenza. Tra le spese sono ammesse a detrazione anche quelle per l'acquisto diretto dei materiali necessari per la ristrutturazione, quelle di progettazione e di prestazioni professionali a queste legate. È recuperabile anche il 50% di quanto pagato per le perizie e i sopralluoghi.

Agevolazioni ristrutturazione

I soggetti autorizzati ad accedere a tali agevolazioni non sono solo i proprietari, anzi sono molti i soggetti che possono essere beneficiari. Gli usufruttuari e i soci di cooperative per esempio, i possessori dell'immobile come il comodatario e l'imprenditore individuale o socio di società semplice, ad esclusione dei beni merce. Il compromesso di acquisto registrato costituisce titolo valido per ottenere le agevolazioni. Inoltre il familiare convivente può effettuare i pagamenti per i lavori per i quali richiedere le detrazioni per le ristrutturazione 2013. Rientra in tale categoria il coniuge, i parenti fino al terzo grado e gli affini entro il secondo. Esistono il massimale di spesa consentito pari a 96.000,00 euro totali per immobile. Ad esempio se gli aventi diritto sono i comproprietari al 50%, tale limite è di 48.000,00 euro a testa. Le spese sostenute per la ristrutturazione si possono recuperare detraendone un decimo per ogni anno, per dieci anni. Non è consentito riportare agli anni successivi gli eventuali residui di credito non utilizzati. Fonte: whenyouseeit

detrazioni ristrutturazioni 2013

I soggetti autorizzati ad accedere a tali agevolazioni non sono solo i proprietari, anzi sono molti i soggetti che possono essere beneficiari. Gli usufruttuari e i soci di cooperative per esempio, i possessori dell'immobile come il comodatario e l'imprenditore individuale o socio di società semplice, ad esclusione dei beni merce. Il compromesso di acquisto registrato costituisce titolo valido per ottenere le agevolazioni. Inoltre il familiare convivente può effettuare i pagamenti per i lavori per i quali richiedere le detrazioni per le ristrutturazione 2013. Rientra in tale categoria il coniuge, i parenti fino al terzo grado e gli affini entro il secondo. Esistono il massimale di spesa consentito pari a 96.000,00 euro totali per immobile. Ad esempio se gli aventi diritto sono i comproprietari al 50%, tale limite è di 48.000,00 euro a testa. Le spese sostenute per la ristrutturazione si possono recuperare detraendone un decimo per ogni anno, per dieci anni. Non è consentito riportare agli anni successivi gli eventuali residui di credito non utilizzati. Fonte: whenyouseeit

detrazioni ristrutturazione casa

Le spese di ristrutturazione devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale. Nella causale occorre indicare il tipo di operazione (art. 16-bis del Tuir), il codice fiscale di chi effettua il pagamento, il codice fiscale o la partita Iva di chi ha eseguito i lavori. Alcune spese che rientrano nelle detrazioni per la ristrutturazione della casa non possono essere effettuate tramite bonifico. Sono tali gli oneri di urbanizzazione e gli altri versamenti a favore degli enti pubblici. In tal caso è consentito il pagamento con il modello F24 o con i bollettini postali. È obbligatorio conservare copia dei pagamenti effettuati, delle autorizzazioni necessarie per gli interventi per i quali si richiede di accedere alle detrazioni. Inoltre è necessario essere in regola con i versamenti IMU di cui bisogna conservare le copie dei pagamenti. Se chi usufruisce della detrazione non ha più diritti sull'immobile nell'arco dei dieci anni previsti, può decidere se proseguire ad utilizzare la detrazione o se passare tale agevolazione al nuovo proprietario. Fonte: infoiva

detrazioni ristrutturazione casa

Le spese di ristrutturazione devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale. Nella causale occorre indicare il tipo di operazione (art. 16-bis del Tuir), il codice fiscale di chi effettua il pagamento, il codice fiscale o la partita Iva di chi ha eseguito i lavori. Alcune spese che rientrano nelle detrazioni per la ristrutturazione della casa non possono essere effettuate tramite bonifico. Sono tali gli oneri di urbanizzazione e gli altri versamenti a favore degli enti pubblici. In tal caso è consentito il pagamento con il modello F24 o con i bollettini postali. È obbligatorio conservare copia dei pagamenti effettuati, delle autorizzazioni necessarie per gli interventi per i quali si richiede di accedere alle detrazioni. Inoltre è necessario essere in regola con i versamenti IMU di cui bisogna conservare le copie dei pagamenti. Se chi usufruisce della detrazione non ha più diritti sull'immobile nell'arco dei dieci anni previsti, può decidere se proseguire ad utilizzare la detrazione o se passare tale agevolazione al nuovo proprietario. Fonte: infoiva

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