Norme

Donazione immobile

Una donazione immobile è un atto nel quale una persona, denominata donante, trasferisce la sua proprietà di un immobile su un'altra persona, denominata donatario, senza ricevere nulla in cambio.

di Redazione

28 ottobre 2014

Donazione immobile

Donazione immobili

La donazione di uno o più immobili è un atto pubblico; in quanto tale deve venire effettuata da un notaio, in presenza di testimoni, e deve riportare i dati anagrafici del donante e del donatario, e anche indicazioni sull'ubicazione e sul valore dell'immobile che viene donato. In mancanza di una o più di queste cose, la donazione deve venire ritenuta nulla; la donazione di un immobile deve anche venire accettata dal donatario, che deve essere in grado di decidere se accettare o meno il dono. Esistono diversi tipi di donazione immobiliare, perché questo atto può contenere al suo interno delle richieste non pecuniarie da parte del donante al donatario. Nella donazione con riserva di usufrutto il donante mantiene la possibilità di usufrutto dell'immobile; nella donazione modale il donante può richiedere che il donatario svolga dei compiti, in assenza dei quali la donazione è da ritenere nulla; nella donazione con reversibilità, se il donante dovesse sopravvivere al donatario, i beni donati torneranno in suo possesso.

Revoca donazione immobile

La donazione di un immobile può non essere permanente; ad esempio la donazione immobiliare con reversibilità pattuisce che nel momento in cui il donatario dovesse morire, se il donante è ancora in vita, la proprietà tornerà a lui. Ma esistono altri casi in cui una donazione può venire revocata, stabiliti dalla legge, indipendentemente dal tipo di donazione stipulata inizialmente. Ad esempio, se i due contraenti la donazione si accordano per far tornare il bene al donante, la donazione perde di validità. La revoca può avvenire anche per ingratitudine: se il donatario manifesta un comportamento scortese nei confronti del donante, questi può richiedere di tornare in possesso del dono. Sopravvenienza di figli: se dopo la donazione il donante avesse dei figli, o scoprisse di averne, può richiedere la revoca della donazione, per fare in modo di lasciare l'immobile ai suddetti figli. Nel caso in cui il donatario contraesse dei debiti, che potrebbero venire sanati solo tramite la vendita dell'immobile ricevuto in dono, un creditore potrebbe richiedere la revoca della donazione per ricevere l'immobile come saldo.

Atto di donazione immobile

L'atto di donazione di un immobile deve venire redatto da un notaio, in presenza di almeno due testimoni; dopo 30 giorni dalla redazione dell'atto di donazione, se ne esegue la registrazione telematica, e la donazione diviene di pubblico dominio. Per redigere questo atto è necessario avere a disposizione i dati del donante e del donatario, il quale deve accettare la donazione. Sull'atto si deve anche indicare l'immobile che viene donato, indicandone i dati catastali. L'atto è diverso da quello di successione, semplicemente perché il donante deve essere in vita nel momento in cui si redige l'atto di donazione; gli eredi, nel momento in cui il donante muore, possono richiedere una azione di restrizione delle donazioni nel caso in cui non sia possibile liquidare all’eredità del donante, a causa dell'impoverimento del patrimonio causato dalla donazione. In questi casi gli eredi possono anche richiedere la restituzione dell'immobile che è stato donato, purché la donazione sia avvenuta entro venti anni; trascorsi venti anni dall'atto di donazione, la proprietà si intende ormai completamente trasferita, salvo particolari accordi.

Costo donazione immobile

Gli atti di donazione comportano delle spese, che vanno saldate al momento della donazione da parte del donatario; queste imposte impediscono che le donazioni siano in effetti delle vendite mascherate in modo da evitare il pagamento dell'IVA e di altre tasse dovute in caso di vendita di un immobile. Per questo motivo le donazioni non possono neppure venire praticate per evitare future spese di successione. Secondo la legge italiana il costo di una donazione è identico a quello di una successione. Quindi si calcola sul valore catastale, moltiplicato per un coefficiente diverso a seconda della tipologia dell'immobile. Le tasse sono legate al grado di parentela tra il domante ed il donatario: se il donatario è un parente prossimo del donante, ovvero un coniuge o un figlio, le tasse ammontano al 4% del valore dell'immobile, se la cifra supera il milione di euro. Se si tratta di un fratello o di una sorella, la tassa è del 6%, se superiori a 100.000 euro; il 6% viene pagato da tutti gli altri parenti, fino al 4 grado; l'8% viene invece pagato in caso di mancanza di parentela alcuna. Si devono pagare anche il 2% di imposta ipotecaria e l'1% di imposta catastale.

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