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Interessi passivi mutuo

Gli interessi passivi del mutuo sono definiti passivi perchè per chi stipula un mutuo sono un costo e rappresentano le somme pagate sul capitale erogato come finanziamento a titolo di interesse.

di Redazione

29 giugno 2015

<i>interessi passivi mutuo</i>

Interessi passivi del mutuo: cosa sono

Chi contrae un mutuo o un prestito personale o una qualsiasi forma di finanziamento paga degli interessi che vengono definiti passivi poichè sono un costo e di conseguenza una perdita economica. Qualsiasi azione che vada a diminuire gli interessi passivi rappresenta, quindi, un guadagno, come ad esempio trovare un finanziamento che ponga un tasso di interesse più basso. Gli interessi passivi sono quindi il costo del denaro che è stato concesso a prestito, sia al privato cittadino che alle imprese. Questi possono essere detratti dal calcolo dell'Irpef a debito ma solo per quanto riguarda quelli riferiti al mutuo stipulato per l'acquisto della prima casa e solo a determinate condizioni.Nei prossimi paragrafi vedremo a quanto ammonta la detrazione spettante in caso di finanziamento per l'acquisto di una prima abitazione e quali sono le condizioni necessarie perchè la detrazione sia concessa.

Detrazione

La detrazione degli interessi passivi del mutuo è possibile solo per i mutui contratti per l'acquisto della prima casa. Per acquistare l'abitazione principale, infatti, sono previste tutte una serie di agevolazioni tra le quali, appunto, la detrazione dall'Irpef.Gli interessi che è possibile portare in detrazione riguardano l'abitazione principale e le sue pertinenze; se si richiede un finanziamento per acquistare la prima abitazione ma con una parte del capitale si acquista un locale non pertinente ad essa è possibile portare in detrazione soltanto le cifre che riguardano l'abitazione principale.Il tetto massimo di detraibilità è fissato in 4000 euro l'anno. Se invece il finanziamento è stato acceso per una ristrutturazione della prima casa il tetto massimo scende a 2.582,28 euro l'anno.

Requisiti

Per portare in detrazione questi valori per l'acquisto della prima casa, come abbiamo accennato sopra, non basta che il mutuo sia stato acceso per acquistare l'abitazione principale, ma c'è bisogno che risponda a determinati requisiti. Per poter usufruire della detrazione c'è bisogno che nel contratto di stipula risulti che esso è stato erogato per acquistare la prima casa. Non è necessario presentare il contratto di stipula, basta anche una documentazione idonea rilasciata dalla banca erogatrice. Se tale documentazione non fosse disponibile o non è possibile reperirla, al suo posto si può presentare anche una autocertificazione sostitutiva di atto di notorietà che permetterà allo stesso modo di usufruire delle detrazioni spettanti.

Per cambio casa e liquidità

Alle volte quando si richiede un mutuo per l'acquisto della prima casa si chiede insieme anche della liquidità, magari per far fronte alle spese di arredamento o di ristrutturazione dell'immobile.L'Agenzia delle Entrate ha più volte sottolineato che in questi casi le detrazioni spettano soltanto per la quota di finanziamento che riguarda l'acquisto dell'abitazione principale, è necessario quindi fare dei calcoli in base alle proporzioni del capitale usato per l'acquisto e quello usato come liquidità.Un'altra ipotesi da considerare è quella che si potrebbe presentare se, una volta acquistata la prima casa si fosse messi in condizione di dover cambiare residenza, magari per motivi di lavoro.In questo caso è possibile mantenere le detrazioni degli interessi passivi e, anzi, è anche consentito affittare l'abitazione principale che non si utilizza più come residenza abituale.

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