Norme

Iva agevolata

Tra le normative relative all'applicazione dell'Iva agevolata, le manutenzioni straordinarie e ordinarie, i lavori di ristrutturazione e di recupero del patrimonio edilizio rientrano in tali modalità.

di Redazione

15 settembre 2015

iva agevolata

Iva agevolata al 10

Le tipologie di interventi che rientrano nell'Iva agevolata sono gli interventi di manutenzione straordinaria come le opere di riparazione, di rinnovamento e di sostituzione delle finiture degli edifici e quelle che interessano l'integrazione di impianti tecnologici già esistenti; le attività di manutenzione straordinaria come opere finalizzate a rinnovare e sostituire parti di edifici, per integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici e che abbiano le caratteristiche di modifica e non di costruzione ex-novo. Rientrano in questa disposizione anche le attività di restauro e di risanamento conservativo, quindi tutte le opere atte a consolidare e a rendere più sicuro un edificio. Sono incluse anche le spese per i materiali utilizzati per i lavori, le attrezzature impiegate per la realizzazione che si uniscono alla manodopera. Le spese inerenti la progettazione, la direzione dei lavori e di coordinamento, al contrario, godono dell'Iva del 4%. I presupposti per averla sono chiari e ben spiegati nella normativa. Le differenze tra le attività edilizie permettono di capire meglio come presentare in tempo la domanda per godere di tale agevolazione.

Iva agevolata 10 manutenzione straordinaria

Un tema di grande importanza è, da un paio di anni, il beneficio relativo all'Iva agevolata della quale possono godere tutti coloro che hanno sostenuto spese per ristrutturazione edilizia. Le quote vanno dal 4% al 10% . Per i lavori di manutenzione straordinaria, l'agevolazione riguarda le opere finalizzate al recupero del patrimonio edilizio, le cui condizioni sono stabilite dalla Finanziaria 2010. La distinzione tra attività straordinarie e ordinarie è stata ben delineata per capire meglio quali siano le attività che rientrano nel beneficio. I lavori di ristrutturazione sul patrimonio edilizio relativi a cantine, a garage e a sottotetti rientrano nella manutenzione ordinaria. Nella seconda tipologia, rientrano gli interventi su uffici commerciali, negozi e laboratori. L'acquisto di beni cosiddetti finiti mantengono l'aliquota agevolata, solo se è l'impresa che effettua i lavori ad aver comprato tutto il materiale necessario. L'acquirente deve compilare una domanda specifica nella quale siano inserite le generalità, le finalità d’acquisto e l’applicazione dell’aliquota agevolata. Anche il coinquilino ha diritto ad avere tale agevolazione.

Iva agevolata prima casa

Per la ristrutturazione della prima casa, l'Iva agevolata viene applicata anche sull'acquisto di materiali edili e di rifinitura. Le tipologie di materiali sono differenziate: possono essere materie prime o semilavorati. Rientrano in questa categoria i radiatori, serramenti, sanitari, materiali per gli impianti elettrici, caldaie e termosifoni. Alcuni beni godono dell'Iva al 4% come quelli usati per la costruzione di edifici non di lusso, per la costruzione di fabbricati rurali a destinazione abitativa, di edifici assimilati ai fabbricati, per opere di urbanizzazione primaria e secondaria, per attività di restauro e risanamento. I documenti da presentare sono: copia della concessione edilizia, copia dell'atto preliminare, fotocopia di un documento di identità, del codice fiscale e l'autocertificazione Iva 10%. Bisogna scaricare il modulo, compilarlo in tutte le parti specificando i dati del soggetto avente diritto all'agevolazione e che effettua il pagamento. Le condizioni per godere del beneficio possono essere consultate anche su Internet.

Dichiarazione iva agevolata

L'Iva agevolata 10 viene riconosciuta in fattura attraverso la dichiarazione rilasciata al richiedente dall'impresa addetta ai lavori. L'agevolazione è applicata ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali. Il costo della manodopera non deve essere dichiarato. Si ha diritto a questa agevolazione, solo se la fornitura è nell'ambito del contratto di appalto inerente l'azienda che svolge i lavori. Rientrano nel beneficio i beni significativi come ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria, sanitari e rubinetteria da bagni, impianti di sicurezza. Su tali beni, l'Iva viene calcolata tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi. L'ammontare dell'importo agevolato è massimo di 10.000 euro e non c'è agevolazione sui materiali e sui beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori, sulle prestazioni professionali relative al recupero edilizio e di risanamento. La normativa ha definito tutti i punti inerenti i tipi di opere di intervento e di modifica edilizia.

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