Norme

Nuove regole condominiali

Il 18 Giugno 2013 sono entrate in vigore le nuove leggi di regolamentazione dei condomini, grazie alle quali sono state scritte nuove regole condominiali, che sostituiscono le precedenti del 1942.

di Redazione

28 ottobre 2014

Regole condominiali

Nuove regole condominiali

Il Giugno del 2013 ha rappresentato un momento molto particolare per la legislazione italiana, in questo periodo sono infatti entrate in vigore le norme attuative del nuovo regolamento condominiale, approvato per decreto legge nel 2012, con una norma che sostituisce la precedente, datata 1942. Ci sono voluti quindi settanta anni per riformare un ambito così importante, visto che una buona percentuale di italiani si trova nella condizione di vivere in condominio. Le nuove regole condominiali hanno tenuto conto dei vari contenziosi che si sono svolti negli ultimi decenni, in modo da riformare questo ambito in maniera più consona al vivere comune dei nostri giorni. La riforma va a ritoccare la gran parte degli ambiti legati alla convivenza in ambito condominiale, prima fra tutte la spinosa questione dell'amministratore di condominio e delle riunioni tra i condomini. L'amministratore del condominio è oggi obbligatorio se nello stabile sono presenti più di otto condomini, la sua carica dura due anni ed è rinnovabile.

Nuove regole condominiali riscaldamento

Nelle nuove regole del condominio è cambiata anche la norma che obbligava ogni condomino a mantenere il riscaldamento centralizzato se presente, o a chiedere parere favorevole dell'intera assemblea condominiale nel caso in cui intendesse distaccarsi dall'impianto. Oggi ogni singolo condomino può liberamente distaccarsi dall'impianto di riscaldamento o di condizionamento centralizzato, se tale distacco non pone aumenti di spesa per gli abitanti degli appartamenti del condominio o squilibri di alcun tipo nella diffusione del riscaldamento. Se nel praticare questo distacco si rendono necessarie delle modifiche all'impianto centralizzato comune, le spese sono a carico del condomino che si è distaccato; rimangono a suo carico anche le spese per gli interventi straordinari all'impianto centralizzato, come ad esempio riparazioni di tubature o lavori di altro tipo. Questa modifica delle regole precedenti risulta particolarmente interessante per chi abita in vecchi caseggiati, dove molti condomini non sono disposti a rammodernare l'impianto di riscaldamento centrale.

Principali novità

Oltre alla novità per quanto riguarda il distacco dall'impianto di riscaldamento centralizzato, sono altri gli ambiti in cui le nuove norme differiscono molto dalle precedenti. Si nota soprattutto la nuova norma riguardante gli animali: è vietato dalla legge imporre nel regolamento condominiale l'impossibilità di ospitare animali domestici all'interno delle singole abitazioni. Chiaramente, tali animali sono ammessi solo all'interno degli appartamenti, e l'assemblea condominiale può vietare ai condomini di far passeggiare i cani nel verde comune, o altri comportamenti di questo tipo. Un'altra novità è il consiglio condominiale: i condomini possono eleggere un consiglio costituito da tre membri che si pone a controllo delle azioni dell'amministratore. Il condominio con più di otto appartamenti è obbligato ad avere un conto corrente intestato, tramite cui verranno effettuate tutte le spese per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e per il pagamento delle bollette. In questo modo risulta più semplice il pagamento per i condomini delle spese condominiali, tramite un bonifico al conto corrente del condominio.

Altre modifiche alle precedenti norme

Le nuove norme ampliano il concetto di parti comuni, che oggi comprendono antenne e sottotetti; la norma oggi permette anche la condivisione delle parti comuni in multiproprietà, con godimento periodico: ad esempio per un anno il sottotetto viene utilizzato dai Signori Rossi, l'anno successivo lo utilizzeranno solo i Signori Verdi, e così via. Nel caso che un condomino voglia installare un impianto fotovoltaico sul tetto oggi gli viene data la possibilità di utilizzare fino al 100% delle parti comuni per questo scopo, anche se tutti gli altri condomini sono contrari o se non intendono avvalersi di tale fonte rinnovabile. L'assemblea può però stabilire particolari vincoli a queste installazioni, come ad esempio che occupino solo una parte della superficie del tetto. In caso di morosità, chi non paga le spese condominiali per un minimo di sei mesi continuativi, può venire direttamente richiamato dall'amministratore del condominio, con decreto ingiuntivo.http://www.fratelliscotti.it

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