Le piastrelle adesive
Sia il bagno che la cucina sono ambienti vissuti quotidianamente, soggetti all’usura ma anche all’azione dell’umidità. Di conseguenza, è naturale che sorga l’esigenza di rinnovare le piastrelle: può trattarsi di una necessità, appunto, e parallelamente di una questione estetica. Ma esiste un modo per evitare noiosi e dispendiosi interventi di muratura, ovvero per raggiungere il proprio obiettivo senza sostituirle? Sì. Anzi, ce ne sono diversi.
Il primo consiste nell’applicare – e vale sia per i rivestimenti che per le pavimentazioni – piastrelle adesive su quelle già esistenti. Nella maggior parte sono realizzate in PVC, materiale molto resistente e durevole, ma in ogni caso sono prodotti impermeabili e che si puliscono con facilità.
Anche l’applicazione è semplice: basta togliere il foglio posto sul retro e posare piastrella sulla parete, facendo una leggera pressione con le mani. Un lavoro che si può svolgere in completa autonomia. Oggi la scelta sul mercato è davvero ricca e variegata, si trovano piastrelle di diverse forme (quadrate, esagonali, rettangolari) e, per quanto concerne colori e fantasie, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
In foto, un esempio riconducibile al catalogo Tileskin; sono sottili laminazioni adesive molto pratiche e di grande impatto dal punto di vista estetico.