Carta da parati

Come togliere la carta da parati

Togliere la carta da parati non è difficile: si può anche procedere da soli, senza l'aiuto di un esperto. La procedura cambia in base al materiale.

di Redazione

26 ottobre 2017

Togliere la carta da parati

Togliere la carta da parati

La carta da parati è tornata prepotentemente di moda e seduce con le sue grafiche versatili, frutto della stampa digitale, ma anche grazie a materiali qualitativamente elevati. La scelta sul mercato è ampia, pensata per tutti gli ambienti della casa, e l’applicazione si è notevolmente semplificata. Con la carta da parati si cambia l’aspetto di una stanza e si valorizzano le pareti domestiche senza fatica e senza una spesa eccessiva. Però i gusti cambiano col tempo e, di conseguenza, ciclicamente si presenta l’esigenza di togliere la carta da parati. Magari per posarne una nuova. Come procedere, dunque? Dipende dalla tipologia. Per le carte in TNT, tessuto non tessuto, il lavoro risulta piuttosto facile e veloce. Cominciando dal basso, si rimuovono i teli asciutto uno per volta; se sono stati posati con la colla adatta, non si ha davvero alcun problema. Ci sono poi rivestimenti murali resistenti all’acqua, progettati per decorare gli ambienti umidi quali il bagno e la cucina. Per rimuoverli si può utilizzare uno dei prodotti specifici disponibili in commercio, diluirlo in acqua e distribuirlo sulla carta tramite un pennello. Dopo circa dieci minuti, la carta è pronta per essere tirata vita. In foto una proposta relativa alla carta da parati Wet System di Wall&Decò, ideale per bagno, doccia e altri ambienti umidi; combina le proprietà impermeabilizzanti delle membrane liquide con un alto potere decorativo. Questa carta è inoltre adatta per applicazioni su superfici in intonaco civile, calcestruzzo, cartongesso, vetro e piastrelle ceramiche e resistente ai detersivi ad uso domestico, all’ingiallimento e all’abrasione.

Togliere carta da parati

PVC, nylon, fibra di vetro, fibre naturali, TNT: i materiali oggi utilizzati per realizzare le carte da parati sono numerosi e molto diversi fra loro. Per rimuovere la carta da parati, però, c’è un metodo che potremmo definire universale e si basa sull’utilizzo del vapore. Esistono in commercio specifiche macchine staccaparati, ma anche un più comune pulitore a vapore può andar bene. Un consiglio: praticate dei piccoli fori sulla carta da parati, così il vapore penetrerà più facilmente nella colla. Più vapore si somministra, più facile risulterà poi rimuovere il rivestimento. Quando quest’ultimo è ammorbidito e inumidito al punto giusto, si può cominciare a staccare i fogli servendosi di una lama in plastica. Per ottenere risultati ottimali, il processo va ripetuto almeno 3 volte. In foto una creazione della linea Monochrome di WallPepper, presentata nel 2017 e in grado di “ingannare” inganna anche gli osservatori più attenti. Grazie a un’alta qualità di stampa vengono ricreate le striature dei marmi, la resa grezza del cemento, le sfumature dei minerali dando la possibilità di cambiare aspetto e stile agli ambienti con un prodotto naturale e facile da posare.

Carta da parati vinilica

Piuttosto diffusa, la carta da parati vinilica è resistente, robusta e lavabile. Si compone di due strati: uno di supporto e uno superficiale stampabile, sul quale viene realizzata la grafica. Per le carte da parati moderne si utilizzano inchiostri ecologici, respirabili e inodori; le finiture sono spesso texture molto leggere che esaltano il disegno e lo rendono tattile. Lo strato esterno della carta da parati vinilica viene rimosso facilmente, a strisce o in larghi pezzi e non c’è bisogno di bagnarlo precedentemente; cosa che invece è necessaria per lo strato più interno. Suggeriamo quindi di mescolare acqua e detersivo per i piatti e bagnare con cura tutta la parete, per poi rimuovere la carta con una spatola (quando vedete comparire piccole bolle, è il momento giusto). In foto vi mostriamo la carta da parati della collezione Spin di Glamora, ispirata all’affascinante mondo dei fondali marini. Il gioco di contrasti cromatici disegna scenari coinvolgenti e di grande effetto. La nuova dimensione della grafica restituisce effetti tridimensionali che aggiungono emozioni materiche e tattili alle superfici piane, simili a bassorilievi contemporanei.

Come pulire la carta da parati

A prescindere dalla tipologia, la carta da parati deve essere periodicamente pulita per eliminare la polvere ed eventuali macchie ma anche per ravvivare i colori. E' sufficiente utilizzare acqua tiepida e un po' di sapone liquido, e a tal proposito segnaliamo che in commercio esistono ottimi detergenti specifici. Si passa il tutto sulla superficie del rivestimento tramite uno straccio inumidito e strizzato e poi si asciuga con un panno pulito. Sono sconsigliati invece tutti i prodotti aggressivi come gli sgrassatori, che potrebbero scolorire la grafica della carta. Se una macchia è particolarmente ostinata, il talco è di grande aiuto: lasciatelo in posa per circa mezz’ora e poi rimuovetelo delicatamente con una spazzola a setole morbide. In foto un’anteprima della collezione 2017/2018 di Inkiostro Bianco. Tutte le grafiche possono essere stampate sui diversi materiali prodotti dall’azienda stessa: carta da parati vinilica, fibra di vetro EQ•Dekor e Tela, il tessuto tesato ideale per rivestimenti temporanei.

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