Ceramica

Come posare le piastrelle

Consigli su come posare le piastrelle negli spazi di casa, soluzioni per rivestimenti a parete o per pavimenti, materiali, colori e finiture

di Redazione

16 settembre 2014

piastrelle

Consigli per la posa

Posare le piastrelle è un lavoro che può essere fatto sia da professionisti sia da inesperti: è un lavoro che richiede precisione e molta attenzione ma nel complesso non eccessivamente complicato. Per quanto riguarda gli inesperti è importante che si sappia che per ogni tipologia di piastrella esiste una posa specifica: è possibile scegliere differenti formati, dal mosaico alle piastrelle più grosse, fino a quelle rettificate. Il mosaico si presenta oggi su rete, rigida o morbida, e deve essere adagiato su superfici in cui sia stato precedentemente postato uno strato di colla adeguata: in seguito aiutandosi con una dima è possibile rendere la superficie finale perfetta e senza avvallamenti. Le piastrelle classiche invece, richiedono posa intervallata da piccoli spessori che ne determinano le fughe, chiamate crocette: le crocette sono in materiale plastico e permettono il perfetto distanziamento delle piastrelle, qualsiasi sia il formato. Le piastrelle rettificate invece permettono la realizzazione di grandi superfici continue senza fuga, con formati di ogni dimensione, soprattutto importanti, per lastre che superano anche il metro. In foto: Piastrella per pavimenti Nano Corten di Artistic Tile

Il materiale giusto per ogni situazione

Per scegliere quale sia la piastrella giusta per ogni spazio e superficie è importante sapere che esistono differenti spessori, dimensioni e colori, nonché finiture, e sapere come posare le piastrelle. Le piastrelle tradizionali si aggirano intorno a spessori di circa 8 millimetri, per scendere notevolmente nel caso in cui necessitino spessori ridotti: in questo caso ecco palesarsi le soluzioni in Kerlite, materiale molto duro e resistente, che permette la posa di piastrelle di grande design anche su superfici gia piastrellate, e che richiedano bassissimi spessori. Inoltre, è bene distinguere tra piastrelle da pavimento, preferibilmente in gres porcellanato, dalla grande resistenza, e piastrelle da rivestimento in monocottura o bicottura. Le piastrelle da rivestimento infatti non devono resistere a particolari sollecitazioni e possono essere quindi in materiale relativamente meno duro e resistente. Nella foto piastrelle in ceramica di Ragno

come scegliere la fuga

Eccoci infine, alla scelta della finitura tra le piastrelle: la fuga. Oltre a sapere come posare le piastrelle è importante sapere che la fuga è il materiale che permette di sigillare le piastrelle e renderle lavabili e idrorepellenti, affinchè l’acqua non si infiltri e ne causi danni e deterioramenti. Per la scelta della fuga è importante conoscere quale sia lo spessore di questa: le fughe possono variare dal millimetro fino a soluzioni più ampie di anche di 5-6 millimetri. La fuga inoltre può avere differenti granulometrie che ne permettono la sensazione di maggiore o minore granulosità, in base, come detto, allo spessore della stessa. I colori della fuga variano infine dal classico bianco al nero, ai grigi in varie tonalità calde e fredde, fino ai colori più disparati per terminare con oro e argento. In foto: bagno con piastrelle di Marazzi

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