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La madia, i pregi di questo mobile contenitore

Sembrava definitivamente tramontata e invece è tornata in scena con tutto il suo fascino e la sua grande utilità: fari puntati sulla madia.

di Redazione

16 novembre 2019

Come utilizzare una madia in soggiorno

Come utilizzare una madia in soggiorno

Le origini della madia risalgono al Medioevo: era un mobile massiccio, rettangolare e dotato di piedini, usato nelle case di campagna per impastare il pane e avere a portata di mano i relativi ingredienti, insieme ad altri cibi.

Negli anni Cinquanta e Sessanta ha vissuto un vero e proprio periodo d’oro, era presente in moltissime abitazioni ma la sua funzione risultava diversa da quella iniziale: veniva, cioè, usata soltanto come mobile contenitore in sala da pranzo per conservare posate, stoviglie, utensili per la cucina.

Sembrava fosse tramontata definitivamente e invece da qualche tempo è ricomparsa sulla scena, gradualmente diventando un arredo di tendenza. La sua forma è sempre rettangolare, ci sono ancora i vani interni chiusi da ante a battente o ante scorrevoli ma appare decisamente più leggera e gli spessori sono più sottili. Insomma, ha acquistato grande eleganza.

Molti la collocano nel soggiorno e la usano ancora per tenere in ordine ciò che occorre per apparecchiare la tavola, ma tanti preferiscono sfruttare gli spazi in questione per sistemare cd, dvd, apparati multimediali collegati alla televisione, libri, documenti. La libertà, in tal senso, è massima.

Proprio in virtù dei mutamenti estetici, c’è da aggiungere che la madia oggi ha un ruolo importante nella creazione dello stile di un ambiente; il design di cui si fa concretizzazione è diventato un elemento determinante. In foto la madia in noce con ante a battente Outline, ideata da Mario Mazzer per Bonaldo.

Perché scegliere una madia bianca moderna

Col tempo la madia ha acquistato leggerezza ed eleganza; i modelli più moderni, inoltre, sono progettati sulla base di quel minimalismo e quell’essenzialità oggi tanto di moda nel settore dell’arredamento.

Caratteristiche, queste, che nel caso della madia bianca moderna vengono ulteriormente valorizzate proprio dal colore in questione, che non soltanto è un evergreen per quanto aiuta a rendere gli ambienti più luminosi e ariosi, facendoli anche sembrare più ampi.

Nella maggior parte dei casi le madie bianche vengono realizzate in laccato opaco oppure lucido, un materiale che non costa molto ma ha un’ottima resa, nel senso che risulta resistente e durevole. Le superfici lucide, com’è facile intuire, conducono ai massimi livelli i suddetti pregi del bianco anche grazie ad affascinanti giochi di riflessi.

Se lo spazio è ridotto, inoltre, si può optare per una madia sospesa, che lascia libera la superficie sottostante a parità di capacità contenitiva rispetto a un modello caratterizzato dalle stesse misure ma con i piedini. Nella foto la madia laccata con ante battenti Slim Up di Dall’Agnese.

Consigli per la scelta di una madia per l’ingresso

Nella maggior parte dei casi la madia trova posto nel soggiorno, o comunque nel living. Sempre più spesso, però, fa bella mostra di sé anche all’ingresso dell’abitazione. Messa lì, per molti versi, “presenta” la casa dal punto di vista stilistico e funge inoltre da pratico svuota tasche: sul ripiano si poggiano le chiavi, i cappelli, le monete e via dicendo.

Oppure, a seconda delle abitudini individuali e delle preferenze, lo stesso ripiano ospita lampade e oggetti decorativi. E i vani delle madie chiusi dalle ante? Possono essere utilizzati come meglio si crede, per conservare sostanzialmente qualsiasi cosa.

Ma quale madia è preferibile scegliere per l’ingresso? Un modello compatto oppure un modello che si discosta dalla tradizione, presentando forme leggermente arrotondate anziché le tipiche forme geometriche o squadrate; le prime regalano un’impressione di maggiore dinamismo.

Se l’ingresso non è particolarmente luminoso ed è anche piuttosto stretto, inoltre, è consigliabile optare per una madia dai colori chiari. In foto ecco un esempio di quanto illustrato finora: Arco, presentata da Natuzzi nel 2019. La struttura è in noce canaletto, il top è in marmo e la base è in metallo verniciata a polvere.

Meglio la madia oppure le credenza?

Qualcuno crede che la madia e la credenza siano la stessa cosa, ma in realtà non è così. Sulle origini, la storia e l’evoluzione del primo mobile ci siamo soffermati; il secondo è meno antico, la sua nascita risale infatti al Seicento. Trovava posto nelle sale destinate ai banchetti e veniva usata per disporre in bell’ordine le pietanze da servire poi agli ospiti.

Mentre la madia si estende nel senso della lunghezza, la credenza si sviluppa più nel senso dell’altezza e generalmente risulta più capiente. Anch’essa rappresenta oggi uno degli arredi più in voga relativi alla zona giorno.

Ieri come oggi, serve quasi esclusivamente per conservare piatti, tovaglie, vassoi, bottiglie. Oggetti, in altre parole, riconducibili ai pasti e alla convivialità. Le madie, come abbiamo visto, da questo punto di vista risultano invece più versatili. In ogni caso non c’è un “meglio” e un “peggio”, tutto sta alle necessità e ai gusti individuali.

In foto la credenza in legno e vetro con ante scorrevoli Live Contemporary di Febal Casa.

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