Cucine Moderne

Top cucina materiali e consigli

Il piano di lavoro. Un nuovo equilibrio tra design, estetica e funzionalità. Esplorando le rivoluzionarie scoperte della nanotecnologia…in cucina.

di Redazione

07 febbraio 2018

Top cucina come scegliere

Top cucina come scegliere

La scelta del piano di lavoro è determinante per dare carattere e personalizzare l’ambiente cucina. È di fatto lo spazio che ospita il piano cottura e il lavello, preposto alle attività di uso quotidiano, completando e valorizzando al contempo l’arredo in maniera armoniosa ed equilibrata. La scelta va ponderata con cura valutando le sostanziali caratteristiche, poiché non è affatto facile districarsi tra i differenti stili, materiali e spessori disponibili sul mercato. Il top cucina, infatti, non solo deve rispondere a requisiti estetici e di design, ma anche e soprattutto a esigenze di funzionalità e praticità. Occorre non sottovalutare che si tratta della parte più esposta alle sollecitazioni dell’utilizzo quotidiano in termini di calore, umidità, graffi e abrasioni e quindi al deterioramento superficiale. Deve quindi essere robusto, resistente all’usura, igienico e di facile pulizia. Come può essere il top in acciaio Inox proposto da Varenna Cucine, che ben si sposa con cucine minimaliste e moderne. Dal punto di vista igienico è il miglior materiale che si possa trovare, resistente a calore, urti, macchie e totalmente antibatterico. Avere un piano di lavoro di qualità che sappia coniugare al meglio tutti questi aspetti è fondamentale per avere una cucina confortevole sotto ogni punto di vista.

Top cucina materiali innovativi

Sul mercato esiste una gran varietà di finiture per il top, dai materiali classici come il laminato e il legno massello, la ceramica e il vetro, il quarzo e il granito a quelli più innovativi, come l’acciaio inox, le resine, il Corian®, il KRION® e il Fenix NTM™. La tecnologia viene in aiuto proponendo nuove soluzioni. In primis l’Okite, materiale composto da quarzo e resine, è disponibile in infinite colorazioni e finiture che lo rendono altamente versatile. Il Dekton, miscela di vetro, materiali porcellanati e quarzo, è un derivato dell’edilizia molto resistente a tagli e ad alte temperature, non presenta porosità ed è per questo considerato uno dei prodotti più inalterabili in commercio. Kerlite è un grès laminato ottenuto attraverso un processo di lavorazione all’avanguardia. Elastico e resistente anche alle basse temperature non assorbe liquidi mantenendo l’integrità della sua lastra ultrasottile. Altro caso è il Paperstone che, come dice il nome stesso, è derivato da fibre ricavate al 100% da carta riciclata compressa e tinta. Straordinarie prestazioni come impermeabilità ad acqua e olii si coniugano alla piacevolezza alla vista e al tatto. Il Corian® è il piano di lavoro più moderno. La caratteristica principale è la possibilità di cancellare l’usura levigando la superficie liscia e priva di fessure. Un altro esempio della grande importanza delle nanotecnologie, ovvero di tecnologie che lavorano a livello atomico e molecolare, è il Fenix NTM™. Prodotto termoplastico performante in grado di auto-riparare i micro graffi se esposto al calore. Ha inoltre proprietà antibatteriche e antistatiche. Ultimo soltanto in termini di presentazione è il KRION® (Solid Surface) composto minerale sviluppato da Systempool, azienda del Gruppo Porcelanosa. Simile alla pietra naturale può esser lavorato come il legno, è ignifugo, ipoallergenico, antibatterico, duttile e inalterabile, riciclabile al 100%.

Top cucina manutenzione

Ogni materiale presenta pregi e difetti che devono essere tenuti in debita considerazione. Come si è detto il piano di lavoro è il più esposto al danneggiamento. È necessario conoscere la maniera migliore per prendersene cura, preservandolo, per quanto possibile, dai danni del tempo e dell’usura. I materiali naturali sono anche i più difficili da trattare. Il legno e il laminato, ad esempio, soffrono acqua e umidità e potrebbero gonfiarsi o scollarsi. Inoltre la luce diretta del sole può causarne variazioni di colore. È bene quindi prestare la dovuta attenzione e asciugare eventuali residui di acqua, evitando solventi come ammoniaca che ne compromettono la superficie. Il marmo o il granito, seppure più resistenti, possono facilmente macchiarsi. Temono gli acidi, perciò è opportuno evitare aceto, limone e detersivi aggressivi. Il top in vetro o in acciaio richiede prodotti specifici onde evitare antiestetici graffi e aloni. Il top in quarzo si pulisce con facilità essendo resistente agli acidi, un po’ meno lo è il piano piastrellato il cui smalto si può facilmente scheggiare. Le resine e i materiali più all’avanguardia sono sempre più utilizzati anche per la facilità di manutenzione: è sufficiente un panno umido con acqua calda o detergenti delicati per una pulizia ottimale. Ma in particolare per il Fenix NTM™ esiste anche una spugna studiata ad hoc in grado di far scomparire le piccole abrasioni sino a 24 ore dopo il loro verificarsi. E questa non è magia…è pura tecnologia!

Piano cucina misure

Una cucina funzionale è innanzitutto costruita secondo le esigenze di chi la vive. La collocazione del top è fondamentale perché il piano di lavoro risulti il più possibile ergonomico e spazioso, poiché funge non solo da contenitore di lavello e fuochi, ma anche da appoggio per piatti, alimenti e piccoli elettrodomestici. Deve quindi essere di facile accesso e comodo nel suo utilizzo quotidiano. Sebbene sia calibrato sulla statura di chi lo utilizza, ci sono regole standard che non vanno trascurate. Le basi andrebbero poste a un’altezza standard variabile tra 83 cm e 100 cm con pensili distanti dal piano dai 51 cm ai 54 cm permettendo così di lavorare e muoversi agevolmente in piedi assumendo posizioni corrette. Non bisogna dimenticare che in relazione all’altezza del piano vengono inserite anche le eventuali prese di corrente. La profondità standard, invece, si aggira intorno ai 60 cm per consentire una maggiore visibilità dei pensili. Ciò però non preclude la possibilità di aumentarne la profondità per accrescere e sfruttare al massimo l’area di lavoro. Come propone Valcucine. Portando la profondità a 80 cm lo spazio si dilata dando un maggior senso di apertura e consentendo al contempo sia di abbassare i pensili sia, ad esempio, di inserire lo scolapiatti dietro il lavello oppure contenitori sul fondo del piano ove poter riporre i vari utensili.

Naviga per:

Potrebbe interessarti anche